Repubblica, Trajkovski e una notte da ricordare: “«Ho fatto gol al portiere più forte del mondo, non vedo l’ora di tornare in rosa»”
“All’andata era toccato a Nestorovski segnare e mettere paura agli azzurri, venerdì sera nella partita di ritorno Trajkovski è andato anche oltre. Il suo gol, infatti, è servito alla Macedonia per inchiodare la Nazionale di Ventura sul pareggio. «Sono incredibilmente felice per il gol — sono state le sue parole a caldo raccolte dal sito ufficiale del Palermo — soprattutto perché il gol l’ho segnato al portiere più forte del mondo. Il pareggio contro l’Italia è un risultato molto prestigioso per la mia nazionale».
Un gol, il suo, che se servisse a dargli fiducia anche per quando indossa la maglia del Palermo farebbe contenti non solo i tifosi rosanero, ma soprattutto lo staff tecnico guidato da Bruno Tedino. Già, perché, la rete segnata a Buffon potrebbe benissimo entrare a fare parte delle giocate del Palermo: lancio del portiere, la punta centrale Nestorovski arretra, controlla di petto e serve per uno dei due attaccanti esterni, nel caso di venerdì sera Pandev, che converge al centro e fa l’assist per l’inserimento decisivo di Trajkovski. E chissà che nelle idee di Tedino questa soluzione non sia già stata provata e riprovata. Era stato lui, del resto, a dire che non rinuncerebbe mai a i suoi tre attaccanti Nestorovski, Trajkovski e Coronado quando sono in forma.
All’inizio della stagione, in effetti, è stato così: tridente sempre e Trajkovski che sembrava un altro rispetto al giocatore abulico dell’anno scorso. Alla prima giornata di campionato sono andati in gol sia Trajkovski che Nestorovski, poi il calo. Con l’Empoli dopo gli impegni con la nazionale i due hanno fatto staffetta, a Foggia Trajkovski è stato sostituito al ventesimo del secondo tempo e la partita contro il Perugia l’ha guardata dalla panchina. Cambio al ventesimo della ripresa anche contro la Pro Vercelli e ingresso dalla panchina ad Ascoli. «Da Trajkovski mi aspetto molto — aveva detto il patron Zamparini qualche giorno fa — ma fino ad ora ha dato quasi zero. Lui può fare la differenza, ma per adesso ha dato pochissimo».
L’attaccante sa che potrebbe fare di più per il suo club e anche nel post partita di venerdì sera lo ha sottolineato. «Non vedo l’ora di tornare in campo e segnare con la maglia del Palermo — ha detto — abbiamo il dovere di tornare subito in A. Mi dispiace che non potremo giocare con il Parma, ma sono certo che chi scenderà in campo darà l’anima per la vittoria».
A Tedino toccherà pensare a qualcosa per farlo rendere al meglio. L’allenatore non vuole lasciare nulla di intentato e pensa che possa essere anche una questione di posizione in campo. «Aleksandar ha potenzialità mostruose — dice Tedino — devo essere bravo io a farlo rendere di più. Lui è uno da doppia cifra anche in A. Contro l’Italia ha fatto un gol bellissimo, ma non mi ha impressionato vederlo calciare in quel modo. Non è una cosa straordinaria, lo fa sempre. Evidentemente ha bisogno di qualcosa in più rispetto a quanto gli stiamo dando finora a Palermo. Da parte sua deve esserci maggiore continuità». Intanto, però, Tedino con il gol di Trajkovski, la sua piccola rivalsa per il mancato rinvio delle partite se l’è già presa. «Non ho mai sperato nel rinvio — dice — perché conosco come funziona il sistema. Che Trajkovski segni contro l’Italia, però, per me è un segno del destino»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.