Repubblica: “Tour a Castelbuono alle radici di Cascio, il «paisà» in rosanero”

Hanno iniziato a sentire parlare di Frank Cascio solamente dopo che l’imprenditore italoamericano ha chiesto a Zamparini di vendergli il Palermo. Del resto a tenere ancora legato Cascio a Castelbuono, suo paese d’origine, ormai c’è solo lo zio Antonio, fratello di suo padre Mimmo. Per il resto, tutti i Cascio di quel ramo della famiglia sono andati via a cercare fortuna negli Stati Uniti. Trovare qualcuno che racconti la storia dei Cascio a Castelbuono è difficile. Anche fra gli anziani della piazza Margherita, quelli che almeno per sentito dire una storia su tutti la conoscono fino alle settime generazioni, è impresa difficile. «Le nuove generazioni della famiglia – racconta uno dei vecchi amici di Francesco Cascio, il nonno di Frank – sono nate tutte in America, anche il papà e la mamma di Frank. Qui non ci vengono mai, solamente per trascorrere qualche giorno di vacanza. Ho lavorato con Francesco al Comune, ma poi lui è partito intorno agli anni sessanta-settanta e non si è più visto. Aveva fatto molti soldi e voleva costruita una casa in via Cappuccini che fosse la più bella del paese, ma i mastri di Castelbuono sbagliarono il progetto e da quel momento si è fatto vedere sempre di meno». Lo zio Antonio ha una sartoria a Castelbuono, ma anche lui era fra quelli che aveva cercato fortuna in America. Poi ha scelto di tornare in Sicilia, prima a Palermo dove affittava stanze agli studenti universitari, quindi la decisione di tornare a Castelbuono per aprire la sartoria in via Vittorio Emanuele. In questi giorni non è al meglio dal punto di vista fisico e anche per questo Frank è tornato a Castelbuono per andare a trovarlo. «In paese Frank Cascio non si è visto – dice il gestore di un bar sulla strada che porta a piazza Castello – e non credo che si farà vedere. Noi lo abbiamo visto in questo periodo solo perché è apparso sui giornali. Ma non sentivamo parlare dei Cascio ormai da tanto tempo. Ma è vero che comprerà il Palermo? Secondo me Zamparini non glielo vende». «Cascio è l’uomo giusto – dice un avventore del bar – E poi per noi di Castelbuono è tutta pubblicità. Da quando si è rifatto vivo Frank si parla molto più spesso di noi. Se cercate Cascio, lo potete trovare a casa del suo amico Dario Guarcello». La dritta dell’uomo del bar non era del tutto sbagliata. Cascio la sua prima notte a Castelbuono l’ha praticamente trascorsa a casa del suo amico di infanzia Dario con tutta la sua famiglia, mamma Connie e papà Mimmo compresi. Una villa bifamiliare dove vive anche lo zio di Frank, Antonio. Guarcello è più di un amico, è quasi un parente e al tempo stesso in questi giorni si occupa di filtrare quanti provano a mettersi in contatto con l’amico imprenditore. Guarcello gestisce anche due lidi sulla costa a Pollina e in uno di questi ieri ha ospitato Frank. «Per i prossimi dieci giorni non parlerà – dice un amico che ha raccolto la confidenza di Cascio – ha paura che Zamparini possa pensare che voglia mettersi in mostra finendo sui giornali. Rispetta molto il presidente del Palermo: anzi non ha gradito per niente i cori contro di lui l’altra sera all’aeroporto al suo arrivo». Nelle sue attività imprenditoriali Frank Cascio non si separa mai dal suo amico e socio in affari Paul Baccaglini. Solo in questi giorni i due sono in vacanza in posti diversi. Ma anche ai primi appuntamenti con Zamparini erano presenti insieme. Baccaglini ha un passato in televisione come inviato delle “Iene”. Oggi Frank Cascio tornerà a pensare ai suoi affari e molto probabilmente sarà a Palermo. Con Angelo Baiguera, braccio destro di Zamparini, ha in programma una visita allo stadio e a Boccadifalco. Una presa di contatto con quello che vorrebbe diventasse il suo mondo.” Questo quanto riportato nell’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio