Repubblica: “Torna la Serie A. L’Emilia riapre gli stadi per mille tifosi a partita. L’ira dei club: «è anarchia»”
L’edizione odierna de “La Repubblica”, si occupa della ripresa della Serie A e la questione legata all’apertura o meno degli stadi.
In Emilia-Romagna, in occasione dei match Parma-Napoli e Sassuolo- Cagliari, il Presidente della regione Bonaccini, con un’ordinanza ha dato l’autorizzazione a partire, rispettando il tetto di spettatori già previsto per gli spettacoli estivi e indicato nel dpcm del 7 agosto, poi ripreso il 7 settembre, come limite anche per gli eventi sportivi all’aperto «di minore entità», ha dato il proprio benestare affinchè all’interno degli stadi potranno entrare 1000 spettatori, protetti dalla mascherina e ben distanziati. Inoltre ha previsto che al Gran premio di Imola assistano 13mila spettatori. Tale decisione ha scatenato l’ita di diversi club, tra i quali la Juventus. «La Lega Serie A chiede, per il rispetto che meritano la nostra industria e i nostri tifosi – dice l’ad della Lega, Luigi De Siervo – che si faccia chiarezza al più presto sulla riapertura dei nostri stadi, seppure parziale e condizionata al rispetto delle misure di sicurezza per il pubblico. Oggi il caos regna ancora sovrano»
Il ministro alla Sport Vincenzo Spadafora ieri mattina ha annunciato che per le semifinali e le finali degli Internazionali di tennis nella capitale è stata concessa la deroga per permettere l’ingresso sempre a mille spettatori. Ha anche prospettato un’apertura pure per il calcio, con numeri anche superiori, magari indicando le percentuali di utilizzo dei posti nei vari stadi, da inserire nel prossimo dpcm, il 7 ottobre. Al momento però il ministro della Salute Speranza, insieme al Cts, frena su tale ipotesi, dichiarando che “bisogna prima osservare l’effetto che avrà la riapertura delle scuole, quindi fine ottobre”.