Repubblica: “Titolo d’inverno e closing, rush finale. Domani…”
“Due traguardi a un passo, uno sportivo e l’altro societario. Per il primo manca solamente un punto, mentre per il secondo la strada sembra un po’ più tortuosa. Con un pareggio a Cittadella, infatti, il Palermo si assicurerebbe il titolo di campione d’inverno, mentre per domani è fissata la scadenza del closing con i misteriosi inglesi e all’orizzonte sembra esserci più un rinvio che un annuncio ufficiale. Sul campo il Palermo di Stellone ha due risultati su tre per chiudere il girone d’andata davanti a tutti. Per la verità anche la squadra dello scorso anno allenata da Tedino riuscì a girare davanti a tutti, ma a fine campionato la promozione non arrivò. Ed è anche per questo motivo che Stellone continua a ripetere che essere primi adesso conta poco. Conta certamente di più, però, il fatto di avere già una media punti migliore rispetto allo scorso campionato. I rosanero allora viaggiavano a 1,86 punti a partita, adesso a 2 punti a partita. Difficile mettere in paragone i due campionati, visto che l’anno scorso si affrontavano 22 squadre, mentre quest’anno 19. Dopo 17 giornate, però, il Palermo ha 34 punti; l’anno scorso dopo lo stesso numero di partite giocate ne aveva 29. Solamente in caso di sconfitta e di contemporanea vittoria del Brescia sul campo del Benevento i rosanero non arriverebbero al giro di boa al primo posto. Di fatto i rosanero sarebbero comunque a pari punti con i lombardi, ma secondi per effetto dello scontro diretto perso nell’unica sconfitta subita in campionato, quella che costò la panchina a Bruno Tedino. C’è poi l’aspetto societario. Secondo le comunicazioni ufficiali domani dovrebbe essere il giorno entro cui «dovrà essere eseguito il trasferimento delle azioni» da Maurizio Zamparini ai misteriosi acquirenti rappresentati da Clive Richardson. «A garanzia del corretto adempimento del trasferimento delle azioni – è stata la comunicazione ufficiale del 14 dicembre scorso – i venditori hanno concesso un’apposita iscrizione di pegno». Resta da capire se da domani, nel caso in cui non dovesse arrivare il closing, scadrà anche il pegno e soprattutto se Zamparini tornerà a essere libero di trattare la cessione anche con altri soggetti. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati riallacciati i rapporti con il gruppo Follieri e ci sarebbero anche altri imprenditori che si sarebbero fatti avanti per capire quali margini di manovra ci sono per acquistare il Palermo. Il tempo però è contro qualunque trattativa a lunga scadenza: lo ha certificato la società di revisione Baker Tilly Revisa: «Vi sono evidenti difficoltà – hanno scritto nella relazione che accompagna l’ultimo bilancio depositato due settimane fa – per far fronte alle obbligazioni a partire dal mese di gennaio 2019. Riteniamo che siano indispensabili nel breve periodo nuovi interventi di sostegno da parte dell’attuale azionista o di eventuali nuovi soci o un anticipo nell’incasso del credito verso Alyssa ( ancora proprietaria di Mepal e quindi del marchio, ndr) rispetto alla scadenza concordata»”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” parlando della prossima partita del Palermo che sarà contro il Cittadella, ma anche del closing che dovrebbe avvenire il 30 dicembre.