“È stato un piccolo assaggio dell’effetto Corini che domani alle 15 ci sarà al “Barbera”. In seicento ieri pomeriggio hanno aspettato l’allenatore del Palermo allo Store ufficiale di via Maqueda per una sessione di autografi e foto ricordo. Ad aspettare Corini anche una delegazione di ultrà della curva nord superiore che prima ha riscaldato l’ambiente con cori e fumogeni («Difendiamola questa serie A» il più ripetuto), poi, all’arrivo di Corini hanno esposto uno striscione di una decina di metri con la scritta “Bentornato Genio”. Corini, che era passato da un’entrata secondaria, è uscito dal punto vendita per salutare gli ultrà che lo hanno abbracciato e quasi travolto d’affetto. Fra i tifosi in coda per una foto ricordo e un autografo sulle 800 cartoline stampate appositamente per l’occasione c’era anche chi si è messo in fila un’ora e mezza prima dell’inizio della sessione fissata per le 19. «Sono qui dalle 17,30 – dice un tifoso – ho mollato tutto pur di essere qui e rivedere da vicino il mio capitano». Due le file: una per l’accesso prioritario riservata a chi aveva acquistato un articolo rosanero. Tutti alla fine sono stati accontentati per una sessione di firme e selfie durata più di un’ora. Ad attenderlo nel punto vendita ufficiale del Palermo Corini ha trovato anche una delegazione dei bambini di “Inventare Insieme”, una delle quattro onlus che partecipano al progetto “Rosanero Cares”. Ai ragazzi dell’associazione che si occupa dei bambini e dell’area Cipressi, Ingastone e Danisinni Corini ha regalato una sua maglia autografata. «Solo Eugenio ci può salvare – dice una tifosa prima di mettersi in posa per una foto ricordo – lui più che l’allenatore della mia squadra del cuore resta sempre il capitano. Sono sicura che domenica farà il gesto con le braccia larghe rivolte verso l’alto per infiammare i tifosi che faceva quando batteva un calcio d’angolo. L’effetto Corini per me è già scattato e contro il Chievo vedremo i primi frutti». L’allenatore del Palermo è stato praticamente travolto dall’affetto della gente. I tifosi si sono fatti firmare di tutto, oltre le cartoline ufficiali anche maglie da gioco, t-shirt, memorabilia e palloni. E per ognuno ha dispensato parole di speranza per la lotta salvezza e battute. A un ragazzo che si è presentato da lui zoppicando, per esempio, ha detto «Speriamo che non camminino così i miei giocatori domenica», strappando più di un sorriso al tifoso infortunato. Tanti anche i bambini che di Corini prima d’ora avevano sentito parlare solamente dai genitori in ricordo di un Palermo vincente e lontano. «Non vedo l’ora di farmi firmare la maglia – dice il piccolo Riccardo – papà mi ha fatto vedere i video su youtube di come batteva le punizioni e giocava con la testa alta, spero di imparare a giocare come lui. Un giorno mi piacerebbe diventare calciatore, magari proprio come lui»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.