Repubblica: “Tifosi concordi: «Venezia sarà comunque un punto di snodo»”
“Il 3- 0 rifilato all’Avellino non cambia più di tanto la percezione delle reali possibilità che vedono i tifosi del Palermo di centrare la promozione. I sostenitori rosanero rimangono divisi fra inguaribili ottimisti e tragici pessimisti. «La sensazione è che di strada da fare ce ne sia ancora molta – dice Salvo Messeri, presidente del Palermo calcio a 5 che ha appena tagliato il traguardo della salvezza in C1 – Questa squadra non è un’ammazza campionato come quella di Luca Toni. Questa sembra una squadra raffazzonata, con talenti di prospettiva: se si allineano tutti i pianeti facciamo una partita come quella contro l’Avellino. Però non dà la sensazione di solidità che ti dà l’Empoli o lo stesso Parma». Per il dirigente tifoso anche le ultime vicende rischiano di pesare. «Azzerare lo staff – spiega – soprattutto nei giocatori più giovani rischia di lasciare qualche scoria a livello psicologico. Gli ultimi infortuni sono sintomatici del fatto che non si è lavorato bene. A Venezia chi non firmerebbe per un pari venerdì sera? Il problema è che perdere punti adesso diventa problematico. Nonostante le rassicurazioni la panchina di Tedino continua a scottare e Zamparini a cambiare idea non ci sta nulla. Venezia è uno snodo fondamentale». Ottimista e confortato dal successo contro l’Avellino Pietro Romeo, responsabile commerciale Tenderly. « Sono convinto che il Palermo riuscirà a centrare la promozione diretta – dice – È una squadra compatta, che sa superare le difficoltà e merita la A. Nonostante gli infortuni e tutte le difficoltà giocano e ragionano da squadra. L’unica cosa che mi dispiace è vedere poca gente allo stadio».
La partita di Venezia può lanciare definitivamente quello che viene ribattezzato come il Palermo2. « Le difficoltà di formazione sono evidenti – sottolinea – senza Coronado sarebbe lecito chiedersi come farà a segnare il Palermo. Ma sono fiducioso: ci sono elementi validi che possono sostituire i cosiddetti titolari».
Pensa che il Palermo abbia superato le difficoltà psicologiche battendo l’Avellino Paolo Girgenti, dipendente della Regione Siciliana. «Forse il sacrificio di Bellusci era necessario – dice il tifoso – quella partita era delicata e serviva gente d’esperienza che rimettesse le cose a posto. Se non si fosse infortunato sarebbe certamente stato prezioso anche per le ultime giornate, ma il modo in cui ha compattato la squadra e si è messo al servizio dei compagni sarà sicuramente d’esempio per tutti i giocatori»”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.