“La notizia rimbalzata dall’Umbria, con le dichiarazioni del patron della Ternana Simone Longarini che vorrebbe vendere il club, ha creato un fremito. Trapani vede riaprirsi uno spiraglio per mantenere la serie B, e prova ad attaccarsi in ogni modo a questa speranza. Inevitabile che, dopo quattro anni trascorsi nel torneo cadetto, l’idea di riadattarsi alla Lega Pro sia particolarmente dura da digerire. Soprattutto se si pensa che meno di un anno fa le maglie granata scendevano in campo per acchiappare il sogno della serie A. È tutta da verificare la situazione di Terni, dove c’è una proprietà stanca di investire tanto denaro. Ci sarà da valutare se e quanto le manifestazioni d’intento («Purtroppo non siamo in grado di continuare», ha detto il presidente della Ternana) corrispondano poi al vero, nel caso in cui non dovessero farsi avanti acquirenti. La cautela, quindi, è necessaria: ma è bastato poco a far riscoprire un filo di entusiasmo ad una città che fatica a metabolizzare la retrocessione. Il consiglio federale convocato d’urgenza induce a pensare che il calcio italiano sia alla vigilia di un altro bagno di sangue. Intanto, ha stabilito norme restrittive: non potrà essere ripescato chi ha già goduto di questo beneficio negli ultimi cinque anni; e chi verrà ripescato in serie B dovrà versare un contributo a fondo perduto di 700 mila euro, più una fideiussione di 300 mila. Un numeroso drappello di società di Lega Pro naviga in acque complicatissime, e sono molti i club che rischiano di non possedere i requisiti finanziari per iscriversi. Ma ciò che interessa di più al Trapani è che, al di là della vicenda della Ternana, ci siano altre due società di serie B in posizione molto pesante. Ancora non trapelano i nomi, ma non ci sarà da attendere molto, dato che il prossimo 15 giugno scadrà il termine per la presentazione dei documenti necessari per l’iscrizione. I criteri per il ripescaggio saranno fissati dopo la conclusione dei play-off, ma non si discosteranno in maniera significativa da quelli delle stagioni passate. In sostanza, essere la prima in graduatoria delle retrocesse non garantisce al club granata un automatico ripescaggio, nel caso in cui dovesse liberarsi un posto. Infatti, il valore del piazzamento nella stagione appena conclusa contribuisce in misura del cinquanta per cento a stilare la graduatoria delle squadre che richiedono il ripescaggio. Contano anche altri parametri, come la tradizione sportiva della città e il bacino d’utenza. Di fatto, però, l’esclusione del Vicenza dal novero delle “ripescabili” (i veneti sono stati ripescati tre anni fa) assegna al Trapani la pole position. A questo punto, diventa fondamentale l’atteggiamento della società granata. Com’è noto, la famiglia Morace non sta vivendo un momento semplice. Il Trapani, in queste settimane, non è in cima ai pensieri del presidente Vittorio Morace, dedicati alla questione giudiziaria legata alla Liberty Lines. Il giorno del 76esimo compleanno del “Comandante” (lo scorso 21 maggio), però, i tifosi della Curva Nord hanno esposto, davanti la sede del Trapani, due striscioni a lui dedicati. “Ricominciamo dal primo sogno”, gli hanno chiesto. E se dovesse tornare per vie traverse la serie B, non sarebbe certo Vittorio Morace e negare questa gioia alla città”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.