“L’auspicio è che il Palermo di Ascoli valga molto di più di quello di Coverciano. Sì, perché l’assemblea della Lega di serie B che ha bocciato la proposta del rinvio delle gare per gli impegni delle nazionali, oltre a mettere nei guai Tedino, ha dimostrato quanto poco peso specifico abbia il Palermo a livello di società. Quattordici società che ti votano contro, due che si astengono e altre due che abbandonano la votazione, non sono certo un bel segnale ed è anzi la testimonianza di come il Palermo di un tempo, quello che anche in serie A faceva sentire la sua parola, è solo un lontano ricordo. E, con tutto il rispetto per le società di B, contro la battaglia del Palermo non hanno votato Milan, Juve, Inter ecc… ma, appunto, la stragrande maggioranza delle formazioni del campionato cadetto con le quali il Palermo sembrava invece avere concordato una strategia comune che aveva portato alla nomina del commissario Balata. Detto questo, la patata bollente passa adesso nelle mani di Bruno Tedino che, non solo dovrà fare a meno in futuro dei nazionali a iniziare dalla gara delicatissima contro il Parma di domenica otto ottobre, ma nell’immediato dovrà vedersela con le assenze pesanti che incombono sulla partita che i rosa giocano oggi ad Ascoli. Non ci sarà Nestorovski che, nel bene e nel male, è stato protagonista della sfida con la Pro Vercelli e che paga con un turno di squalifica il tocco di mani nel finale di partita. Ma, a meno di clamorose novità dell’ultima ora, non ci saranno nemmeno Jajalo e Coronado che comunque dovrebbero partire dalla panchina e magari essere inseriti in caso di necessità. Tedino ha già pronte le contromisure. Scontato il cambio in attacco, meno scontato quello a centrocampo. Ma veniamo con ordine. Davanti a sostenere l’urto del reparto offensivo ci sarà il palermitano La Gumina in accoppiata con Trajkovski. Due giocatori che, per motivi diversi, hanno bisogno di una svolta. Trajkovski, infatti, dopo l’ottimo avvio di stagione e i gol segnati, sembra ora in una fase di condizione calante determinata forse proprio per gli impegni con la nazionale. Inutile dire che il macedone ha nel suo repertorio dei colpi da numero uno, ma è altrettanto inutile ricordare che a Palermo questi numeri si sono visti poco e soprattutto a corrente alternata. Altro discorso per La Gumina. Il palermitano è attaccante vero e lo ha dimostrato. Uno sul quale puntare per il futuro. Il problema è capire quanto si possa contare su di lui anche per il presente. A Brescia, quando è stato schierato da titolare, isolato in avanti non ha brillato. Adesso ha l’occasione per rifarsi e per mettersi in mostra. Dicevamo del centrocampo. Un centrocampo per parlerà polacco visto che Tedino sembra intenzionato a dare un turno di riposo a Gnahorè e a sostituire Jajalo con Dawidowicz che andrebbe a fare coppia con Murawski con Chochev che andrebbe a chiudere il terzetto di un reparto completato da Rispoli a destra e Morganella a sinistra. In difesa torna Bellusci e così Tedino, con Cionek e Struna, ritrova i tre di cui si fida maggiormente. Insomma, un Palermo diverso da quello che ha vinto le ultime due partite di fila giocate al “Barbera” pur senza brillare. Un Palermo che ad Ascoli troverà un ex recente con il dente avvelenato. Enzo Maresca la cui vicenda in rosanero è stata travagliata quanto importante e il cui apporto alla squadra è stato fondamentale per la salvezza al pari delle esclusioni dalla rosa a cui è stato periodicamente sottoposto. Maresca allena l’Ascoli che ha come punto di riferimento in avanti un altro ex, quell’Ignacio Lores Varela che arrivato come l’ennesimo fenomeno è stato bruciato con la stessa velocità. Storia simile a quella di Accursio Bentivegna, anche lui alla vigilia designato talento del futuro e diventato nel giro di pochi mesi flop del passato”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.