“Un punto in più del Palermo da record di Beppe Iachini che vinse il campionato con 14 punti sulla seconda. Lo dicono i numeri che con 35 punti in 19 partite certificano il primo posto dei rosanero con tre punti di vantaggio sul Bari e quattro sul terzo posto, il primo che non vale la promozione diretta, occupato da Parma e Frosinone a pari merito. Le favorite della vigilia sono tutte ai loro posti più o meno secondo previsioni, ma il Palermo le ha già messe tutte in riga.
Dopo la diciannovesima giornata del campionato 2013-2014 i rosanero avevano già cambiato allenatore e da Gattuso a Iachini si era già registrato anche un cambio di passo. Ma quella squadra di punti era riuscita a metterne insieme 34 in 19 partite, frutto di dieci vittorie e quattro pareggi. Un bottino che non era bastato però per conquistare la vetta della classifica, visto che quel Palermo era riuscito a scalare posizioni fino al secondo posto. La vetta l’avrebbe conquistata stabilmente alla ventesima giornata battendo in casa proprio la Ternana. Per sottolineare i meriti di quella squadra, però, va detto che i 35 punti messi insieme oggi non sarebbero bastati allora per il primo posto, visto che nel dicembre 2013 allo stesso punto del campionato in testa c’era l’Empoli con 36 punti seguito con due lunghezze di ritardo proprio dai rosanero.
Basta andare a guardare i nomi delle due rose, però, per avere una dimensione più chiara di ciò che sta facendo il Palermo di Tedino. È vero che alla guida di quel gruppo di quattro anni fa c’era il massimo esperto di vittorie nel campionato di B, ma in quella squadra oltre che Sorrentino in porta, c’erano Dybala, Belotti e fino a gennaio i rosanero si permettevano il lusso di tenere fuori elenco Vazquez. Di nomi famosi come quelli forse Tedino non ne ha, però il suo gruppo di lavoro ha perso solamente due partite contro le cinque di quella squadra, ha vinto una partita in meno rispetto alle dieci di allora, ma ha avuto la continuità di punti garantita dagli otto pareggi che messi insieme significano proprio un passo migliore rispetto ad allora.
Iachini e Tedino, curiosamente, condividono un’accusa da parte di alcuni tifosi: quella di essere troppo difensivisti. Però a ben guardare i risultati danno ragione ai due tecnici e non è un caso che tutti e due dopo 19 partite hanno avuto lo stesso rendimento in termini di gol incassati. Sia quel Palermo che questo hanno subito 16 gol, dato che per l’attuale vale il primato di miglior difesa del campionato. Questo Palermo, però, paga qualcosa in termini di reti realizzate, visto che la squadra di Tedino ha realizzato 26 gol, mentre quella di Iachini ne aveva messi a segno 30. In quel gruppo le bocche di fuoco a disposizione dell’allenatore erano diverse, oltre ai ragazzini che sarebbero diventati il titolare della nazionale azzurra Belotti e la stella della Juventus Dybala, c’erano anche Hernandez e Lafferty che contribuivano non poco alla causa. In questo Palermo fino all’infortunio il peso dell’attacco è stato tutto sulle spalle di Nestorovski con 10 gol, dietro il macedone il miglior marcatore è Rispoli con tre reti. Quattro anni fa il capocannoniere della squadra, sempre con 10 reti, era Hernandez, poi Belotti a quota 6 e Lafferty a 5. In totale avevano segnato in otto; in questo Palermo, invece, ad andare a rete sono già stati in dieci”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.