“Non ci si abitua mai all’emergenza. Anche a Bari oggi pomeriggio Bruno Tedino dovrà fare i conti con le assenze che fra squalifiche e infortuni priveranno la sua squadra di almeno quattro titolari: Jajalo, Murawski, Chochev e Nestorovski. «Che siamo in difficoltà mi sembra evidente – dice Tedino – Il problema non è tanto chi mandare in campo, ma il lavoro quotidiano: invece di allenare sei costretto a gestire». Tedino, come pensa di sostituire Nestorovski? «Abbiamo La Gumina, Embalo e Trajkovski fra gli attaccanti e in più Coronado che può giocare dappertutto, anche un po’ più indietro. Sono valutazioni che siamo costretti a fare solo all’ultimo momento perché non sappiamo ancora come giocherà il Bari. Su La Gumina sento molta pressione, sta tornando ad allenarsi come si deve. Deve migliorare e allenarsi forte. Quando farà questo diventerà molto bravo. Nelle scelte per me conta quello che vedo durante la settimana». Quali sono i pericoli più evidenti della partita del San Nicola? «Il Bari ha un modo di giocare molto bello, con giocatori di grande personalità e qualità. Sa muovere molto bene la palla ed è forte sulle palle inattive». Che ne pensa di Grosso? «È stato l’emblema della Nazionale campione del Mondo come Tardelli nell’82. Da allenatore ha iniziato con i giovani alla Juventus e lo ha fatto nel migliore dei modi. Ha un calcio sempre molto propositivo, ha conoscenza, competenza e moralità per diventare un allenatore molto importante». In settimana avete avuto un confronto con Zamparini e Lupo. Come ha trovato il patron? «L’ho visto sereno, carico ed energico. Ho trovato una proprietà sempre molto attiva su tutto. Stiamo facendo valutazioni per migliorare una squadra che ha dimostrato cuore e una buona intelaiatura. Non ci saranno stravolgimento, abbiamo le idee chiare. Abbiamo la situazione sotto controllo e non solo dal punto di vista tecnico». Teme che si possano allungare i tempi per le vicende extracalcistiche? «Assolutamente no. Non ho visto nessuno preoccupato in sede. O sono io che non capisco niente, ma avverto grande serenità. Sento persone parlare in una certa maniera e noi siamo sereni sul piano lavorativo, su questo non c’è ombra di dubbio»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.