L’edizione odierna di “Repubblica” parla della validità del Green Pass rilasciato dopo il vaccino che verrà estesa, probabilmente da 9 mesi a un anno.
Sarà il Cts ad affrontare la questione in una prossima seduta, appena il governo invierà un quesito ufficiale agli esperti.
Con l’attuale durata del documento presto sorgeranno problemi, in particolare per chi si è vaccinato all’inizio della campagna, cioè a fine 2020. Si tratta principalmente di lavoratori della sanità – scrive il quotidiano -. A ottobre le loro certificazioni scadranno, e bisogna decidere in fretta per evitare il cortocircuito. Chi lavora negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie, infatti, è obbligato a vaccinarsi e proprio in queste settimane nelle Regioni stanno scattando le prime sospensioni per gli ultimi no vax. Ma se questi professionisti si presentassero al lavoro con un Green Pass scaduto, per loro l’obbligo si considererebbe assolto? Se la risposta è sì, allora dovrebbero avere anche il certificato verde. Altrimenti l’unica alternativa sarebbe rivaccinarsi. Ma nessuno pensa di fare così presto la terza dose a quasi due milioni di operatori sanitari: il dibattito in questo fase riguarda piuttosto l’opportunità di farla, a partire dall’autunno, ai più fragili. Il punto è che ancora non si sa quanto dura la risposta immunitaria provocata dal vaccino, anche se appunto molti esperti ritengono che sia almeno di un anno.