Repubblica: “Stupro a Palermo. Il branco unito sfida la vittima. Difesa comune per screditarla”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sullo stupro di Palermo e sul branco che fa fronte comune contro la vittima.

Almeno in questa prima fase il branco resta unito nel difendersi dall’accusa di violenza sessuale aggravata. Gli avvocati dei sette ragazzi che sono accusati di avere stuprato una diciannovenne il 7 luglio scorso in un cantiere abbandonato al Foro Italico di Palermo fanno blocco comune contro la vittima. Attendono la conclusione della partita con la procura davanti al tribunale del Riesame e poi parleranno. Per adesso uno di loro, che per timore di finire nel tritacarne degli hater chiede l’anonimato, si limita a dire che «In questa vicenda la forma è sostanza».

E in questo caso la forma non sono altro che le abitudini, lo stile di vita, le passioni e i comportamenti della vittima da illuminare sotto la peggiore luce possibile. Una strategia difensiva già vista in casi di violenza sessuale, un canovaccio quasi obbligatorio con le difese pronte a screditare la vittima e a trasferire su di lei parte della responsabilità. I difensori stanno accumulando tutto il materiale a disposizione in rete per screditare la ragazza, per farla apparire inattendibile, per minare le certezze dell’accusa costruite sul video di 15 minuti trovato nel telefono di Angelo Flores uno degli arrestati. «Con gli altri difensori ci sentiamo quotidianamente – conferma il legale di uno dei sette – Le nostre indagini difensive sono comuni».

Anche perché per ora l’obiettivo è far emergere un contesto il più favorevole possibile alla difesa dei sette ragazzi. Poi, eventualmente, arriverà il momento della resa dei conti all’interno del branco. Non ci saranno, dunque, nuovi elementi nelle prossime udienze del Riesame. Oggi il collegio discuterà l’istanza presentata da Christian Maronia difeso da Alessandro Musso, il 5 settembre toccherà a Samuele La Grassa, difesa dall’avvocato Michele Montalto, l’8 invece a Elio Arnao, assistito da Carmelo Adamo, convincere i giudici ad attenuargli la custodia cautelare in carcere, mentre per Samuele La Grassa non è ancora stata fissata l’udienza. Nel pool di difensori ci sono anche i legali dei primi tre ragazzi arrestati ad inizio agosto: Angelo Flores, Christian Barone e Gabriele Di Trapani. Su di loro dieci giorni fa il tribunale del Riesame si era già pronunciato confermando la custodia cautelare in carcere decisa dal gip dopo l’interrogatorio seguito all’arresto.