Repubblica: “Strutture obsolete, tribune smontabili e tutti pronti a fare la guerra al Palermo. Tutto quello che c’è da sapere sulla Serie D”

Oggi il Palermo volterà pagina. Il sindaco Orlando presenterà il bando per l’acquisizione del club e si metterà fine alle agonie degli ultimi mesi. Quasi contemporaneamente all’incontro promosso dal sindaco Orlando, il Consiglio federale ratificherà la decisione dell’esclusione del Palermo dal campionato di serie B, ammettendolo d’ufficio a quello di D. Le manifestazioni d’interesse per il nuovo Palermo dovrebbero pervenire al Comune entro dieci giorni al massimo. Sarà poi il sindaco Orlando, con una commissione etica, a valutare e scegliere il miglior progetto per il futuro del calcio in città. In attesa di conoscere i dettagli dall’avviso pubblico del Comune, le altre squadre della Serie D stanno già pianificando la prossima stagione. Nove gironi, divisi per area territoriale, composti, per lo più, da 18 squadre. Fischio d’inizio in programma il prossimo 1 Settembre. Il 18 e il 24 Agosto, invece, si giocheranno preliminari e primo turno di Coppa Italia. Il Palermo verrà inserito nel girone I che, oltre alla partecipazione di squadre siciliane, vedrà la presenza anche di società calabresi e campane. I derby in programma per i rosanero saranno probabilmente dieci. Si scontrerà con Acireale, Biancavilla, Licata, Marsala, Troina, Marina di Ragusa, Gela, Acr Messina e Città di Messina, in attesa di capire se in serie D finirà per giocare anche il Siracusa, recentemente non iscrittosi al campionato di Lega Pro. La Serie D, scrive l’edizione odierna de “La Repubblica”, presenta strutture obsolete, tribune smontabili, posti ridotti per le tifoserie e giocatori agguerriti che faranno di tutto per sconfiggere la rivale più autorevole. Sarà questo il contesto a cui dovrà abituarsi il popolo rosanero. Tra le squadre più accreditate per la vittoria del girone ci sono le campane Turris e Nocerina. Per riuscire ad ottenere subito la promozione in serie C il Palermo dovrà dotarsi di calciatori di categoria in grado di fare la differenza, non tralasciando però il fattore “giovani”. In alcune realtà dilettantistiche, infatti, sono stati determinanti per la vittoria finale del campionato. In serie D le norme prevedono che tra i titolari, almeno quattro abbiano tra i diciotto ed i vent’anni di età. Il budget stimato da alcuni esperti per tornare almeno in B nell’arco di tre anni è di 20 milioni di euro. Il Bari, lo scorso anno, per la sola serie D, ne ha speso circa cinque.