“Chissà quante ne avrebbe da raccontare Vincenzo Sicignano sulle vigilie degli spareggi. Lui che in un modo o nell’altro c’è sempre stato in play-off e play-out che il Palermo ha disputato fino ad ora e si appresta a disputare dal prossimo 6 giugno. Oggi Sicignano è il preparatore dei portieri rosanero, qualche anno fa fu protagonista in campo: da giocatore nella doppia semifinale dei play-off contro il Savoia del 1999 e da giovane riserva nei play-out del 1998 contro la Battipagliese. Stavolta di sicuro non ci saranno squadre campane da affrontare, visto che si aspetta la vincente di Venezia-Perugia, e rispetto a quei precedenti il Palermo può contare su elementi che i play-off li hanno superati indenni. A cominciare proprio da quella doppia sfida contro il Savoia fra le cui fila giocava l’attuale responsabile del settore giovanile rosanero Sandro Porchia. «Non importa – ha detto l’allenatore Roberto Stellone – se in squadra ci sono giocatori che hanno avuto brutte esperienze ai play-off come è capitato a Coronado con il Trapani. Ci sono io che li ho vinti per bilanciare la situazione». E proprio Stellone sa come si fa, visto che ha ottenuto due promozioni da giocatore con Napoli e Torino (tre sul campo con quella ottenuta dal Genoa poi cancellata per illecito sportivo del club) e una da allenatore con il Frosinone nell’inferno delle cinque partite di spareggio dell’allora Lega Pro. Il bilancio è positivo anche per Andrea Rispoli che a dispetto dell’unica sconfitta ai play-off con il Brescia nel 2009 battuto dal Livorno in finale, vanta una bella rivincita nella stagione successiva sempre con il Brescia dopo avere superato in finale il Torino. E poi con la Sampdoria di Iachini nel 2012 qualificata ai play-off da sesta in classifica. Certo quell’anno Rispoli in semifinale ha eliminato il Sassuolo di Pomini, ma il portiere del Palermo si è saputo con solare vincendo poi il campionato nella stagione successiva. Può dire la sua in termini di esperienza anche Morganella che con il Novara vinse i play-off nel 2011 eliminando Reggina in semifinale e Padova in finale. Nella testa dei tifosi del Palermo, però, il ricordo dei due precedenti del club è molto forte. Nessuno ha ancora capito quale sia stata la delusione più grande fra la sconfitta ai play-out con tro la Battipagliese che ha fatto precipitare i rosanero in C2, retrocessione evitata solamente dal ripescaggio per il fallimento dell’Ischia Isolaverde, oppure quella ai play-off contro il Savoia di diciannove anni fa. Nel primo caso il Palermo, già reduce da una retrocessione dalla B, allenato prima da Giorgio Rumignani e poi da Ignazio Arcoleo, venne sconfitto per 1-0 in trasferta dalla Battipagliese senza riuscire poi a rimontare quel risultato alla Favorita. L’anno successivo la squadra guidata da Massimo Morgia dovette prima fare i conti con la delusione per il sorpasso della Fermana alla penultima giornata che fece svanire la promozione diretta in B, poi si fermò in semifinale contro il Savoia che aveva chiuso la stagione al quinto posto. All’andata i rosanero, al San Paolo che ospitava le partite dei campani, persero per 1-0. Sconfitta con lo stesso risultato anche al ritorno alla Favorita e fine dei sogni di gloria di una squadra che, per la verità, era stata costruita per la C2 e dopo il ripescaggio sfiorò l’impresa”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.