Repubblica: “Stanchi, fragilissimi dietro e sotto shock. Naufragio rosanero”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sconfitta rimediata dal Palermo contro la Ternana.
Stanchi, fragilissimi dietro e sotto shock. Che la partita contro la Ternana, dopo le fatiche e la beffa di Cremona, potesse essere una trappola si sapeva. Ma il Palermo che riscopre l’amarezza della sconfitta in casa, la quinta di quest’anno, è caduto in pieno nel tranello degli umbri. In un “Barbera” con 24.500 spettatori, la squadra di Corini ha perso 2-3 ed è incappata in una serata da incubo, dando anche segnali preoccupanti sulla tenuta fisica e perdendo terreno nei confronti di Como e Cremonese che hanno vinto entrambe.
Come aveva fatto intendere alla vigilia, Corini lancia dal primo minuto il talento Chaka Traoré, ritrova sulla fascia sinistra Lund e riesce a schierare Claudio Gomes che stringe i denti. E la scelta del talento arrivato in prestito dal Milan sembra dare i suoi risultati, perché Traoré dribbla, conquista falli e applausi e dalla sua parte, la sinistra, il Palermo è arrembante. Ma è un’illusione. Perché dopo i primi 10 minuti di marca rosanero, con Brunori che battezza la traversa con un pallonetto di esterno, dopo una corta respinta della difesa umbra, la partita si mostra subito insidiosa e alcuni meccanismi difensivi della squadra rosa a volte si inceppano, quando il Palermo spinge e concede qualcosa agli avversari.
Così la Ternana passa all’undicesimo: Ceccaroni si fa sorprendere sulla fascia sinistra da Raimondo e la palla arriva a Pereiro che batte Pigliacelli con un diagonale velenoso su cui il portiere rosanero potrebbe fare di più. Le disattenzioni del Palermo non finiscono. Su un’errata uscita della difesa Pyythia ha lo spazio per calciare da fuori, trovando una respinta poco ortodossa di Pigliacelli. È un momento di contraccolpo, ma al 19’ Lund tira fuori dal cilindro un gol da ricordare: un sinistro violentissimo all’incrocio dei pali dai 25 metri. I rosa però sembrano spesso in riserva e procedono a strappi, dando la sensazione di avere speso molte energie a Cremona e di non essere pimpanti come nelle ultime uscite.