Repubblica: “Stadi, riti, gioco Il calcio che verrà”

L’edizione odierna di “Repubblica” parla del calcio che verrà. Ci sarà un cambio di riti, gesti, abitudini. Non ci sarà più pubblico, e neppure, le mascotte che accompagnano i giocatori in campo. Basta abbracci, strette di mano e baci, compresi quelli sulle coppe vinte. Gli atleti viaggeranno su più pullman e avranno più di uno spogliatoio. Niente autografi, niente selfie, niente interviste o comunque poche. Niente più partite al pub e niente più scambi di maglie alla fine dei match.