L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza le possibili scelte di formazione del tecnico Pergolizzi in vista della sfida contro la Palmese, riportando le sue dichiarazioni: «Ci può stare – dice Pergolizzi – le critiche ben vengano se servono per crescere, se sono gratuite invece chi le fa se le tiene. Rientra nel modo di pensare diffuso criticare l’allenatore, ma non cambio modo di lavorare sia dopo dieci partite vinte di fila che dopo una sconfitta. Chi non fa non sbaglia mai, chi fa sa che può sbagliare. Però vorrei che si facesse una lezione di under e over: non tutti sanno che è obbligatorio sostituire gli under con altri della stessa età o più piccoli. Contro il Savoia per sostituire Felici ho dovuto fare due cambi: inserire il portiere Fallani, classe 2001 come Felici, per Pelagotti in modo da mettere dentro Santana». E il portiere Mattia Fallani potrebbe essere la soluzione anche per domani vista l’assenza del classe 2000 Masimiliano Doda, terzino convocato dalla nazionale under 20 albanese che oggi affronterà in amichevole la Croazia. «Da un lato la sua convocazione – dice Pergolizzi – rappresenta una soddisfazione incredibile, dall’altro in quel ruolo l’assenza di un 2000 ( in campo sono obbligatori due 2000, un 2001 e un classe 1999, ndr) mi costringe a rivedere alcune cose. Per questo motivo mi riserverò di comunicare la formazione ai ragazzi fino all’ultimo momento». Con molta probabilità verrà schierato Accardi nel ruolo di terzino destro, con Fallani in porta. Il 4-3-3 resterà lo spartito del Palermo anche contro la Palmese, che adotta il 3-5-2: «Giocano sempre con lo stesso sistema di gioco – spiega l’allenatore del Palermo – e non credo che cambieranno proprio contro di noi, prenderemo qualche accorgimento, ma non possiamo snaturare le nostre caratteristiche. Dobbiamo imparare a leggere meglio le partite. Avere la mentalità vincente va bene, ma bisogna capire quando è bene accontentarsi e non andare all’arrembaggio. E noi questo contro il Savoia non lo abbiamo fatto. Se fossimo rimasti sul pareggio avremmo guadagnato un punto sulle inseguitrici, il nostro obiettivo è vincere il campionato, non vincere per forza tutte le partite. Santana è un riferimento per tutti – sottolinea l’allenatore – per come si mette a disposizione della squadra sia dentro che fuori dal campo. Ha 38 anni e con il tempo ha raggiunto una personalità che per i giovani deve essere d’esempio. Ficarrotta ha tutto il tempo per scusarsi con i fatti oltre che con le parole. Quando sarà chiamato nuovamente in causa potrà dimostrare di avere compreso il suo errore. Ma la sua assenza servirà a chi ha giocato poco per mettersi in mostra»