L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’installazione degli sportelli online. Ad essere dotati di credenziali sono più o meno 50mila cittadini, nemmeno il 10 per cento. E nei giorni del coronavirus la procedura di registrazione rischia di essere farraginosa. Per scaricare un certificano anagrafico — residenza o stato di famiglia per esempio — occorre una registrazione “qualificata”: il cittadino deve essere dotato di un pin che si riceve in parte per mail e in parte andando negli uffici, che però al momento sono chiusi. Per ovviare all’inghippo, l’amministrazione ha pubblicato sull’homepage del sito una circolare che indica mail e numeri di telefono ai quali rivolgersi. Ma la procedura, con gli uffici svuotati da ferie e permessi per l’esigenza di ridurre il numero di dipendenti, non è immediata. Basti pensare, a esempio, che la circolare che annuncia la possibilità di chiedere informazioni al telefono o per mail non è linkata nella pagina dei servizi online. «Una delle cose più urgenti — dice il neo-assessore all’Innovazione Paolo Petralia — è rendere tutti i passaggi più semplici e intuitivi. L’emergenza coronavirus ci impone un’accelerazione». L’amministrazione, che sta promuovendo lo smart working con l’obiettivo di far lavorare da casa l’85 per cento dei comunali, sta cercando di ridurre i disagi: da domani chiamando ai numeri fissi del Comune si verrà indirizzati al cellulare del dipendente che lavora da casa. Ma cosa si può fare online? Dall’Anagrafe ai Tributi, sul sito è possibile scaricare certificati e anche pagare le multe. Ma se per alcuni servizi, come il pagamento dei verbali, non è necessario registrarsi, per molti altri, come l’accesso ai certificati anagrafici che diventano importanti per tutti quelli che vogliono accedere alle misure del Cura Italia, serve la doppia registrazione, sul sito e allo sportello. E i numeri raccontano di appena 50mila cittadini dotati di pin e password. «In molti casi grazie alla legge Bassanini basta un’autocertificazione — dice Petralia — ma l’altra priorità è quella di far conoscere i nostri servizi online per promuoverli». Sospeso per ora, il servizio per le carte di identità. Ai servizi online possono accedere anche tutti coloro che possiedono Spid, l’identità digitale per i servizi online di tutta la pubblica amministrazione.