Repubblica: “Solo un pari contro il Cesena ma il Palermo resta primo”

“Tutto rinviato di una settimana. Il Palermo a Cesena non va oltre il pareggio e dovrà quindi attendere la partita di giovedì prossimo contro la Salernitana per potersi laureare campione d’inverno. Finisce 1 a 1 ed è un pareggio che al Palermo sta stretto per le occasioni create nel corso della partita, per il fatto di essere passato per primo in vantaggio e per la supremazia territoriale messa in mostra per gran parte della gara. I rosanero avevano messo le cose in chiaro e sin dall’inizio tenendo il Cesena nella propria metà campo. In una decina di minuti il Palermo va al tiro in almeno tre occasioni. Quella decisiva porta la firma di Trajkovski che, sull’assist da sinistra di Aleesami, batte di sinistro di prima intenzione e porta in vantaggio i rosa. Il Palermo è affamato e il gol sembra non avere saziato i rosanero. Il tiro di Coronado termina di poco alto, ma è la testimonianza del fatto che in campo c’è solo una squadra ed è quella rosa. La superiorità del Palermo è imbarazzante. Il Cesena sembra un pugile suonato alle corde che spera nel gong. Fulignati deve compiere parate a ripetizione. Su La Gumina, su Alesami addirittura di piede. Ai rosa riesce praticamente tutto. Funzionano le fasce dove Rispoli ed Aleesami fanno quello che vogliono. Funzionano le verticalizzazioni di Gnahorè e Jajalo. Funziona Coronado tra le linee. Ma il calcio è veramente strano e il Cesena, nell’unica azione del primo tempo, pareggia al 35’ con il tiro di Jallow che approfitta di un rimpallo in piena area e batte Posavec sotto la traversa.
Un pari che sa di beffa ( 23 minuti di possesso palla Palermo contro 11 del Cesena) ma che accompagna le squadre negli spogliatoi per l’intervallo dopo che ai rosa viene anche annullato un gol per fuorigioco di Gnahorè. Che il Palermo questa partita voglia vincerla a tutti i costi lo si capisce da come la squadra torna in campo nella ripresa: con la stessa voglia del primo tempo. Il cesena è un Cesena però diverso. Più attento e che prova a farsi pericoloso dalle parti di Posavec. Tedino prova a cambiare l’inerzia della gara mandando dentro prima Murawski quindi Dawidowics e infine Monachello. Cambia poco perché con il passare dei minuti scemano anche le energie dei rosa che continuano però a provarci sino al termine senza fortuna. Alla fine il Palermo deve accontentarsi del pari e recriminare sul fatto di non aver chiuso una partita che per quanto fatto vedere avrebbe meritato ampiamente di vincere”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio