“La pazienza è finita. Molto probabilmente se non si giocasse nuovamente dopodomani sul campo del Cittadella le cronache di oggi racconterebbero di un nuovo esonero in casa Palermo. Zamparini dopo la partita era furibondo al punto che aveva anche pensato di anticipare la partenza per il ritiro pre partita a questa mattina. I programmi del club, però, prevedevano già la partenza domani mattina presto e per questo alla fine la scelta è stata quella di lasciare il piano di viaggio per com’è. A dettare i tempi, quindi, è la logica della partita, puntando anche sul fatto che le altre non corrono. A Zamparini non è piaciuta l’ennesima occasione buttata via che avrebbe potuto indirizzare definitivamente le cose per la promozione diretta. La preoccupazione più grande del patron è quella di vedere la sua squadra buttare via ogni possibilità di andare in A. Nel post partita il suo telefono è stato rovente: più di una telefonata, come è ovvio, con il suo direttore sportivo Aladino Valoti e anche un giro di telefonate per raccogliere eventuali disponibilità a giocarsi il tutto per tutto sulla panchina più calda d’Italia con i soliti noti, da Roberto Stellon a Edy Reja. È chiaro che oggi la trasferta sul campo del Cittadella sembra la partita più difficile del mondo da affrontare, ma negli uffici di viale del Fante la linea che si è scelto di seguire è quella di cercare la scintilla proprio su quel campo per modificare un andamento che ormai non piace più per niente a Zamparini. Il proprietario del club rosanero sta facendo le sue valutazioni, ma tutti quelli che lavorano con lui per il momento lo hanno convinto che intanto bisogna pensare alla partita di martedì sera. Perché comunque se il campionato finisse oggi il Palermo sarebbe promosso in A. Ogni decisione, però, è rinviata al novantesimo di Cittadella-Palermo. Da parte sua Tedino nell’immediato post partita si era assunto le sue responsabilità, così come aveva fatto anche dopo il pareggio contro il Pescara. Però questa volta con dei distinguo. « Sappiamo che in Italia l’allenatore ha tutte le colpe e i giocatori un po’ di meno – dice Tedino – ma questa volta non siamo stati poi così brutti. Potevamo chiudere la partita e invece abbiamo preso gol. Abbiamo giocatori d’esperienza fuori, giochiamo con molti giovani che possono trovare difficoltà in un momento topico della stagione. Non sono felice, ma non mi sembra che abbiamo fatto una prestazione vergognosa. Se avessimo vinto avremmo trasformato tutto in entusiasmo e allegria. Invece così si mette in evidenzia solamente il lato oscuro della situazione. Il Cittadella? È vero che ha fermato il Parma. Conosciamo i valori delle nostre avversarie, ma vediamo di non ingigantirli di più. E soprattutto ricordiamoci che anche noi siamo una buona squadra»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.