L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma su Edoardo Soleri in procinto di lasciare Palermo.
Il legame con i supporter è stato forte fin dall’inizio, e ogni suo ingresso in campo era celebrato da un boato crescente. Soleri è stato spesso decisivo subentrando dalla panchina, con gol che hanno spesso portato a vittorie importanti. Nonostante i suoi 22 gol in tre anni, molti dei quali decisivi per la squadra, i minuti giocati non sono stati molti, complice il modulo tattico che preferiva spesso una sola punta.
Uno dei momenti più memorabili della sua permanenza a Palermo è il gol nei quarti di finale dei play-off di Serie C contro la Virtus Entella. Entrato nel secondo tempo e con la squadra sotto di due gol, Soleri ha segnato una rete che ha contribuito a rivitalizzare il Palermo, che ha poi completato la rimonta, culminata con la promozione in Serie B. Altro momento simbolico è stato un gol in amichevole contro il Nottingham Forest durante il ritiro a Manchester, che ha dimostrato quanto fosse fondamentale per la squadra, nonostante il limitato tempo di gioco.
In Serie B, i suoi 9 gol in due anni sono stati altrettanto pesanti, contribuendo in modo significativo nei momenti critici, compresi assist decisivi, rigori procurati, e momenti di pura magia come il suo primo gol in B, un colpo di testa memorabile contro la Reggina, o la spettacolare rete contro Gigi Buffon a Parma.
Tuttavia, la necessità di maggior spazio e di un ruolo da titolare, che il Palermo non poteva garantirgli, ha portato Soleri a valutare altre opzioni, culminando con la probabile mossa allo Spezia. Questo addio, seppur sofferto, rappresenta un nuovo inizio per Soleri, che a 26 anni cerca una squadra che possa offrirgli il ruolo centrale che merita. La sua storia a Palermo rimarrà comunque un ricordo dolce per i tifosi, segnato da momenti di vero calcio che hanno illuminato il Barbera e dimostrato le qualità di un “bomber di scorta” che avrebbe potuto essere molto di più.