L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sulla sindrome della rimonta per il Palermo.
Il Palermo continua a soffrire di una problematica ricorrente: l’incapacità di gestire situazioni di vantaggio all’interno delle partite. Questo fenomeno, caratterizzato da blackout improvvisi, ha portato a rimonte subite e punti persi in modo doloroso, come nell’ultima partita contro il Modena, terminata 2-2 nonostante il doppio vantaggio all’intervallo. Si tratta di un problema che sembra essere più mentale che tecnico, evidenziato dal fatto che anche con una rosa esperta e talentuosa, la squadra non riesce a mantenere la concentrazione fino al termine delle partite.
Questo schema di crolli improvvisi non è nuovo per il Palermo. Già nella scorsa stagione, il 2-2 contro il Brescia, che negò alla squadra l’accesso ai playoff, fu emblematico di questa tendenza. Lo stesso scenario si è ripetuto contro il Parma nel dicembre 2023, con un pareggio all’ultimo minuto dopo essere stati in vantaggio di due reti, e in due occasioni contro il Pisa, inclusa una sconfitta rocambolesca che portò all’esonero di Corini.
Anche nella sfida contro la Cremonese a febbraio 2024, il Palermo, in vantaggio di due gol e con un uomo in più, si fece rimontare, dimostrando ancora una volta l’incapacità di gestire situazioni favorevoli. Questa incostanza mentale, soprattutto nei momenti cruciali, ha lasciato segni profondi nei tifosi, che spesso vedono sfumare vittorie sicure.
L’attuale allenatore, Dionisi, ha messo al centro del suo lavoro il miglioramento della mentalità della squadra, insistendo sull’importanza di «restare dentro le partite fino al triplice fischio». Tuttavia, i problemi di tenuta mentale sembrano persistere, e finché il Palermo non riuscirà a risolvere queste fragilità, la squadra rischia di continuare a vivere queste situazioni frustranti.
Il Palermo dovrà lavorare duramente sulla costanza e sulla gestione delle emozioni per non ripetere gli errori del passato e per risollevare una stagione che, finora, non ha soddisfatto le aspettative.