Repubblica: “Sicilia virus, in calo la curva dei contagi. L’allarme è per gli emigrati di ritorno”
L’emergenza Coronavirus sembra quasi debellata in Sicilia, sono pochissimi i casi di Covid, ma non c’è da abbassare la guardia. L’edizione odierna di “La Repubblica”, fa il punto sulla situazione contagi in Sicilia, dove il maggior allarme lo desta l’emigrato appena rientrato nell’Isola, che possa provenire dal Nord o dall’estero. L’identikit fa temere i sindaci dei comuni ad alta densità di emigrazione, preoccupati per l’arrivo di tanti concittadini per l’estate. Da Favara a Raffadali le amministrazioni stanno lanciando registri e test per controllare chi viene da fuori: sono attese 35mila persone soltanto nell’Agrigentino. Di certo la situazione non è preoccupante come in piena pandemia, i contagiati sono sempre pochissimi dal 25 giugno ad oggi sono stati registrati 7 positivi in Sicilia. Nel Messinese ne sono stati scoperti tre e rispecchiano perfettamente il profilo del nuovo contagiato. A Santo Stefano di Camastra, infatti, è stato individuato un uomo che, insieme alla moglie, era andato a trovare i parenti nel nord Italia. Una volta tornato in Sicilia, dove è residente, ha chiesto di poter fare il tampone, lavorando in una delle categorie più a rischio: è risultato infetto. Così come la compagna. « Non c’è nessun allarme, sono state prese tutte le precauzioni del caso » , dice il sindaco Francesco Re. In attesa dell’esito dei test, sono state messe in isolamento 30 persone che hanno avuto contatti con i due.
A Francavilla di Sicilia, invece, sono due i positivi scoperti recentemente. Si tratta di una coppia rientrata da Londra, città in cui lavora. Il caso si è scoperto grazie alla prudenza della ragazza che, avendo un parente malato, si è sottoposta al test sierologico: positiva. L’esito è stato confermato dal tampone. Mentre il compagno e la mamma di lei che era andata a prenderli in aeroporto sono risultati negativi.
Secondo l’ultimo resoconto della protezione civile, nell’Isola gli attuali contagiati sono 126, esclusi i 30 migranti della Sea Watch: 105 sono in isolamento domiciliare, 21 in ospedale, di cui tre sono in terapia intensiva. Situazione tranquilla, insomma.