L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul turismo in Sicilia. Alla vigilia della ripartenza del turismo extraregionale, fissata per il 3 giugno, non ci sono le regole e neanche certezze sulle patenti immunitarie. Gli albergatori si appigliano al salvagente luglio. Alla Regione l’ipotesi della patente immunitaria — un documento che certifichi di non essere malati — è già tramontata: «Ne ho parlato con Musumeci e con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza — garantisce il responsabile del Turismo, Manlio Messina — abbiamo vagliato l’ipotesi, ma ha dinamiche troppo complesse ed è più probabile che crei danni al contrario. Misure classiche come la misurazione della temperatura e una registrazione poi, ovviamente, useremo il distanziamento sociale. La patente immunitaria, se non viene applicata in tutta Italia, diventa discriminatoria e soprattutto non garantisce di essere sani senza tamponi ripetuti difficili da applicare» .