L’edizione odierna di “Repubblica” parla dei contagi che continuano a salire in Sicilia.
Nel giorno del debutto della zona gialla, la prima d’Italia, il bollettino è il peggiore degli ultimi giorni con 1.600 nuovi positivi e quattordici ingressi in Terapia intensiva.
Un trend negativo che gli ospedali siciliani registrano già da tempo con i reparti che lanciano l’allarme per l’aumento dei contagi che adesso portano al ricovero anche i bambini — finora in forme non gravi — le giovani donne incinte e intere famiglie di No Vax. Di età compresa tra i 50 e i 70 anni, non vaccinati, spesso con patologie pregresse come obesità e diabete: è questo l’identikit del paziente Covid – si legge -. In Terapia intensiva ci finiscono anche i vaccinati, ma sono pochissimi e combattenti: l’ultima dimessa al Garibaldi di Catania è una signora di 94 anni che aveva avuto entrambe le dosi.
I casi aumentano e in ospedale arrivano anche le donne incinte. A Catania la ventisettenne di Modica che ha partorito in condizioni gravissime è stata sottoposta a Ecmo, l’ossigenazione extracorporea della membrana, e ora sta meglio. Il suo è un caso eclatante: tutta la famiglia era vaccinata, tranne lei che aveva paura. «Perché all’inizio le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale erano di non vaccinare le donne in gravidanza — dice il primario di Rianimazione del Policlinico, Ettore Panascia — ma adesso è una follia non farlo».