Repubblica: “Sicilia Piove sempre meno e gli invasi sono a secco: «Il razionamento idrico è l’unica alternativa»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla siccità in Sicilia.

Piove sempre meno e le precipitazioni, quando arrivano, sono concentrate in poche giornate tempestose. Il Sias, servizio agrometeorologico della Regione Siciliana ha diffuso i dati consuntivi dell’intero 2023 confermando l’allarme siccità. I millimetri di acqua caduti mediamente sull’intero territorio siciliano nell’arco dei dodici mesi sono stati in tutto 588, circa il 25 in meno rispetto alla media del decennio precedente.

«Adesso la situazione è diventata veramente delicata — spiega Luigi Pasotti, dirigente del Servizio Sias della Regione per la Sicilia Orientale — anche perché le previsioni di medio termine per febbraio 2024 non lasciano ben sperare, sono previsti dei passaggi nuvolosi molto rapidi che potrebbero lasciare la situazione delle riserve idriche in situazione ancora più critica».

Ma il problema non finisce qui: i numeri messi in fila dal Sias evidenziano che gran parte della pioggia del 2023 è stata concentrata in due sole giornate del febbraio dello scorso anno, quando la sub tempesta tropicale Helios scaricò sulle province di Siracusa e Ragusa oltre il 50 per cento delle piogge di un intero anno. Facile immaginare che con precipitazioni così intense una parte importante dell’acqua dovette finire direttamente in mare. Anche dal punto di vista degli agricoltori il quadro descritto dal Sias è ancora più negativo.

Perché precipitazioni così intense e limitate a periodi molto circoscritti hanno indotto stress vegetativi e infestazioni micotiche che, uniti alle temperature particolarmente elevate, hanno prodotto significativi crolli delle rese. Circolano stime che quantificano nel 30-40 per cento la riduzione del raccolto di frumento in Sicilia nel 2023. Ovviamente il dato medio regionale nasconde poi la drammaticità di fenomeni ancora più estremi, in termini di perdita di precipitazioni. La stazione di Butera del Sias ha rilevato soltanto 301 millimetri di pioggia nell’intero anno. Sul versante orientale dell’Etna (da Linguaglossa a Riposto), da sempre grande attrattore di risorse idriche, la pioggia è diminuita del 50 per cento rispetto ai valori normali del decennio.