Repubblica: “Sicilia, le nuove norme anti covid. Stretta su feste, nozze e catering «Rischiamo di dover chiudere»

Il nuovo dpcm è in arrivo, domani dovrebbe diventare ufficiale, ma è grande apprensione per il mondo del catering e delle feste, visto che la misura di Conte restringerà il numero a 30 invitati massimo. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa il punto della situazione.

Ieri Assowedding, l’organizzazione punto di riferimento nazionale per tutto il settore del wedding, ha lanciano l’Sos.
« Quando è scattato il lockdown a marzo – dice Desogus che organizza matrimoni in tutta la Sicilia – ci è mancato il terreno sotto i piedi. Poi a giugno abbiamo provato a rialzare la testa. Ma adesso, in vista di nuove restrizioni, siamo di nuovo terrorizzati ». Anche perché una grossa fetta di eventi prevista nei mesi di luglio è stata posticipata in queste settimane e adesso rischia di saltare. «Abbiamo coppie che hanno rimandato il matrimonio a ottobre o anche a dicembre per godere dell’atmosfera natalizia, ma qui la situazione rischia di precipitare. I danni sarebbero enormi se dovessero saltare » . Gli stranieri che scelgono la Sicilia come location per pronunciare il ” sì” hanno già disdetto. « In vista abbiamo 4- 5 eventi importanti, non possiamo perderli » , dice la wedding planner.
Per Michelangelo Geraci, a capo della Graziano catering, uno delle più grandi realtà in Sicilia, soltanto da adesso alla fine del mese si tratterebbe di una perdita di almeno 100mila euro. «Un decreto del genere penalizza tutto il settore della ristorazione – dice Geraci – Non siamo noi i colpevoli dell’impennata dei contagi. Hanno fatto le campagne elettorali con i comizi di piazza senza mascherina e adesso corrono ai ripari a nostre spese. Io ho già acquistato la merce per i prossimi eventi. Almeno 100mila euro di materie prime destinate a deteriorarsi».
E poi c’è la questione del personale. « Abbiamo aumentato i numeri dei dipendenti proprio per organizzare i matrimoni in sicurezza rispettando le regole, se le cose andassero per il peggio sarei costretto a licenziare tutti per fine fase lavorativa, non ho alternative. Le prossime ore saranno decisive per il nostro settore. Dire di organizzare un matrimonio con 30 invitati equivale a dire di chiudere con l’attività».
C’è chi ancora fa i conti con gli eventi annullati di queste estate. «Almeno 40 sono saltati » , dice Iolanda Vermiglio, fiorista di Castellammare del Golfo che si occupa di matrimoni, compleanni e grandi eventi. « Già abbiamo spostato tante feste che erano previste fra maggio e giugno. Parliamo di grossi numeri, di matrimoni anche con 200 persone. Fino a dieci giorni fa eravamo più tranquilli, adesso l’angoscia continua a salire. Il nodo è cercare di rialzarci. Ma come? Non certo con le nuove restrizioni in arrivo».


Anche il settore delle feste per i bambini è in crisi. Le famiglie hanno paura del contagio, le scuole invitano a non portare i bambini in giro dopo la scuola, così gli animatori e gli spazi dedicati ai più piccoli arrancano. « Si lavora molto meno perché la gente ha paura, e prima di chiamare un animatore i genitori ci pensano due volte » , dice Cristiano Mollica, in arte mago Briciola. « Temo che si fermi proprio tutto, che le feste possano essere vietate del tutto. Finché c’è il tetto di 30 persone anche se è difficile, un po’ si lavora, ma se si dovesse fermare tutto sarebbe drammatico».

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Redazione Ilovepalermocalcio