Incredibile quanto successo in Sicilia dove ci sono stati errori nel conteggio dei positivi al Coronavirus. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa il punto della situazione con alcuni positivi che sono stati conteggiati due volte dall’Asp e dall’Ospedale. Un errore risolto a giugno che ha fatto diventare la Sicilia quasi “Covid-free”, visto che si è passati da 807 positivi a 140. Tanti gli interrogativi sull’errore e molti si chiedono se le ordinanze di Musumeci sarebbero state diverse avendo un quadro della situazione molto più positivo rispetto a prima.
I sospetti che i dati fossero sbagliati circolavano sin da fine aprile, fra Palazzo d’Orleans e piazza Ziino, ma la certezza è arrivata dal commissario per il Covid nell’Asp catanese, Pino Liberti, che già una decina di giorni dopo la sua nomina ( avvenuta il 7 maggio) aveva avvertito l’assessore Ruggero Razza delle cifre errate. Da un semplice controllo empirico con le Usca (le unità che fanno assistenza a domicilio ai pazienti Covid) e con i medici ospedalieri, Liberti ha capito che la realtà era diversa da quella che ogni giorni la Regione illustrava con i suoi bollettini. E infatti alla fine da Catania sono saltati fuori 294 guariti non conteggiati. La Regione ha comunque preferito non dare alcuna comunicazione dell’errore fino a tre giorni fa.
Perché? « Non era un dato fondamentale », è la spiegazione che giunge dagli uffici. E lo stesso Razza ha precisato che tutte le decisioni prese si sono basate su altri criteri, quali i nuovi positivi e i ricoveri.