L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su fascisti, ultrà, centri sociali, manovalanza criminale, categorie che soffiano sul fuoco delle proteste.
A Catania a dividersi la piazza sono stati i gruppi della galassia neofascista, i camerati di Forza Nuova, guidati dal coordinatore regionale Giuseppe Bonanno Conti, Casa Pound e Cervantes e i centri sociali di sinistra che hanno accompagnato la protesta delle partite Iva riunendosi nel cartello “Tu mi chiudi, tu mi paghi”.
Stando a quanto ricostruito dalla Digos, guidata dalla dirigente Marica Scacco, le bombe carta arriverebbero dagli ambienti dello stadio, ma non è chiaro se sia stata un’azione “ autorizzata” o piuttosto il gesto di «un gruppo non riconducibile agli storici gruppi ultrà, una criminalità spicciola che solitamente si sfoga allo stadio».