L’edizione odierna di “Repubblica” parla dei ritardi negli ospedali a causa del Coronavirus. Maria che da 20 anni convive con la sclerosi multipla – scrive il quotidiano -. Può essere una degenerazione lenta, ma anche segnata da improvvise accelerazioni. Così è stato per lei negli ultimi mesi. «Mia sorella — racconta il fratello Giorgio a Repubblica — ha perso 20 chili, si è rotta il femore cadendo prima del lockdown, poi a causa della malattia non le hanno rinnovato la patente. Per lei è stato un duro colpo psicologico che l’ha fatta regredire: oggi cammina lentamente con le stampelle. La malattia galoppa e va rallentata».
Così – prosegue il quotidiano -, dopo tanti anni in terapia all’Asp di Siracusa, si rivolgono al Policlinico di Catania, struttura di riferimento per la sclerosi in Sicilia orientale. Scontrandosi però con tempi di attesa incompatibili con la gravità della situazione. «A causa del Covid, la prima data utile per una visita è il 3 marzo del 2021, eppure la prestazione richiesta rientra fra quelle urgenti. Mia sorella non può aspettare sette mesi in queste condizioni. Pure la dottoressa dell’ambulatorio era imbarazzata».