L’edizione odierna de “La Repubblica” si concentra sull’origine dei focolai sorti nelle ultime settimane in Sicilia. I principali cluster di contagio, scrive il quotidiano, riguardano arrivi da Malta e dal Nord Italia.
Un altro cluster, si legge, è quello nato sul bus che collega Palermo a Trapani, con una decina di positivi. L’ordinanza Musumeci prevede il tampone solo per i turisti, quindi per i non residenti, mentre per i siciliani al rientro dall’estero è prescritta una ” quarantena fiduciaria” difficile, se non impossibile, da controllare. Le altre Regioni, invece, obbligano al tampone anche i residenti, per avere un controllo più capillare.
A giocare sui numeri dei positivi al virus, in Sicilia, sono molti, soprattutto perché nel conteggio vengono inseriti anche i migranti sbarcati nell’Isola. Quando si vuole soffiare sul fuoco, allora si sottolinea come « il principale cluster di positivi in Sicilia» sia quello dei migranti: circa 400 su mille casi. Senza specificare che i migranti contagiati sono chiusi nei centri di accoglienza e che nessuno dei positivi, come precisato ieri dalla prefettura di Agrigento, è scappato.