L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’emergenza Coronavirus in Sicilia.
L’Isola è stata la prima regione per numero di nuovi positivi «È la prova che durante le feste i siciliani si sono comportati peggio degli altri e che le misure adottate sono state inadeguate. Serve un lockdown vero come a marzo», bacchetta l’infettivologo Tullio Prestileo, primario all’ospedale Civico di Palermo. «I siciliani si sono comportati peggio degli altri e quindi adesso i contagi scendono meno velocemente che altrove. Qui le vacanze di Natale sono iniziate il 7 dicembre e sono andate avanti per un mese. Io stesso sono venuto a conoscenza di cenoni con 30 persone, aperitivi con gli amici, giocate a carte quotidiane».
In Sicilia il virus corre ancora, ma rallenta la marcia.