L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla nuova ordinanza di Musumeci. Il testo arriverà probabilmente oggi.
I limiti ai banchetti sono stati uno dei punti chiave dell’atto d’accusa di Musumeci: «Introdurre il limite di 30 invitati nei ricevimenti — è stato più o meno il senso del suo intervento in Conferenza delle Regioni — è privo di senso. Ci vuole un criterio oggettivo: trenta persone in un piccolo locale sono tante, in un castello poche». Tanto più che la Regione ha deciso di concedere un bonus a chi si sposa: «Così — ha tuonato il governatore nell’incontro con i suoi omologhi, il premier e Speranza — il decreto è privo di coerenza interna».
Difficile la situazione dei teatri: «In questa situazione — dice ad esempio il sovrintendente dell’istituzione lirica palermitana, Francesco Giambrone — nessun teatro è in grado di fare un bilancio previsionale e una programmazione che non sia di tre mesi in tre mesi, anche senza ulteriori restrizioni e con le attuali regole di sicurezza. Noi vogliamo stare aperti e facciamo di tutto per essere aperti e in sicurezza. Senza la deroga al Dpcm della Regione lavoriamo con 200 posti. Se la deroga ci fosse arriveremmo a 480 su 1300 posti complessivi»