L’edizione odierna de “La Repubblica” mette in risalto l’allarme lavoro in Sicilia.
L’ultimo caso è di qualche giorno fa, con la crisi di Lukoil che mette in ansia 1.200 famiglie a Priolo Gargallo. Ci sono anche i 400 lavoratori della Gamac appena sequestrata a Carmelo Lucchese. «La crisi pandemica — avvisa il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio — ha una ricaduta tre volte più pesante in Sicilia che nelle altre regioni, perché partiamo da una situazione più complicata». «L’Isola — annota il suo omologo della Uil, Claudio Barone — deve affrontare tante vertenze grandi e piccole. Alcune sono più sotto i riflettori, altre meno».
Un capitolo a parte per i call center, la cui vertenza più recente è quella del gruppo Abramo. Più nota quella di Almaviva, con 1.600 dipendenti in balia della crisi. C’è una Sicilia del dopo-Covid che va ricostruita, evitando la bomba sociale della ripresa dei licenziamenti.