“Il Palermo parlerà inglese. Se con l’accento di Londra o quello di New York importa poco. Quello che conta è che la società rosanero è passata di mano. Da quelle di Maurizio Zamparini a quelle del fondo anglo-americano che ha acquistato il club di viale del Fante. La svolta attesa ormai da mesi, diventa febbrile negli ultimi giorni, spasmodica tra rinvii e improvvise accelerazioni è arrivata a compimento alle 18 quando sul sito ufficiale della società rosanero è stato pubblicato questo comunicato a firma di Maurizio Zamparini. «Il Presidente Maurizio Zamparini – si legge – comunica di aver rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente del Palermo Calcio. Entro quindici giorni verrà nominato il nuovo Presidente che verrà presentato a Palermo in conferenza stampa. Il nuovo Presidente è membro e rappresentante di un fondo anglo-americano che si è contrattualmente impegnato ad investire nei progetti del Gruppo Zamparini con priorità iniziale negli investimenti del Palermo Calcio e negli impianti sportivi da realizzare a Palermo, ovvero lo stadio ed il centro sportivo. Obiettivo degli investitori sarà riportare il club nella posizione che la città merita, quella EUROPEA, con un programma di 3-5 anni». Finisce così un’era iniziata il 21 luglio del 2002 quando l’imprenditore friulano acquistò il Palermo da Franco Sensi. Un’era, tra molte luci e le ombre finali, durata quasi quindici anni e che sino alla fine Zamparini ha provato ad allungare di qualche giorno. «Abbiamo fatto tutto – aveva detto a “Repubblica” intorno alle 15 – Il Palermo sarà degli americani, ma siccome sono scaramantico voglio che l’annuncio venga dato all’inizio del mese. Quindi mercoledì sarà tutto ufficiale». Tre ore dopo ha capito che era inutile tirare la corda visto che i contratti erano già stati firmati e la nuova proprietà aveva tutta la volontà di comunicare la svolta. Così, probabilmente sollecitato dal fondo americano che ha acquistato il Palermo, Zamparini ha messo la parola fine alla sua esperienza in rosanero. «Non sarò presidente onorario – dice l’ormai ex patron rosanero – Resterò giusto il tempo di avviare l’ingresso del nuovo management».”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.