Repubblica: “Sfondata la soglia dei 30 mila casi. Stretta sulle feste di Capodanno”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla nuova stretta in vista di Capodanno a causa del covid.
A palazzo Chigi se l’aspettavano, ma non così presto. Gli scienziati avevano avvertito che sotto le feste la curva epidemiologica avrebbe subìto un’impennata, però tanto in fretta e a questo ritmo micidiale no, non era previsto.
E adesso che la soglia psicologica dei 30mila nuovi casi è stata sfondata — con i positivi pressoché raddoppiati nell’arco di 24 ore, i morti schizzati a 153 e oltre mille ricoverati in terapia intensiva come non si vedevano da fine maggio — ai piani alti del governo è scattato l’allarme rosso. Da tradurre, per Natale, in una serie di raccomandazioni sulle tavolate in famiglia. E poi, dal 27 dicembre, in un decreto che imporrà misure più severe.
Perché se i tamponi processati sono da record, oltre 800mila in un giorno solo, è vero pure che il contagio corre: a causa della variante Omicron è il sospetto, anche se per avere certezze bisognerà leggere i dati del monitoraggio atteso tra stasera e domattina.
In tempo per la cabina di regia che dovrà stabilire le nuove regole per arginare la quarta ondata. Che ieri ha fatto registrare il suo picco annuale. Per ritrovarne uno simile bisogna tornare al 21 novembre 2020. Un balzo all’indietro che fa riapparire lo spettro di un’Italia costretta a restrizioni che si pensava archiviate. Come ormai sta accadendo quasi ovunque nel mondo.