L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà contro il Parma con una difesa a metà per via dei tanti infortuni.
La difesa è da inventare, il centrocampo ha gli uomini contati e Matteo Brunori verosimilmente partirà dalla panchina. Nella partita chiave della stagione contro il Parma al “Tardini”, scenderà in campo un Palermo inedito che alle 14 si gioca una fetta di play-off in uno stadio dove non vince da 59 anni. A Palermo sono rimasti in 7 titolari, tra cui mezzo reparto difensivo, che farà a meno di Nedelcearu, Marconi e Bettella. Così il pacchetto arretrato davanti a Pigliacelli, recuperato dopo l’influenza, sarà assolutamente inedito, con tante opzioni: la più plausibile vedrà Mateju al centro, Graves Jensen e Orihuela (al debutto assoluto da titolare). Ma potrebbe anche toccare Buttaro, inserito come centrale di destra proprio al posto dell’uruguaiano. In ogni caso una difesa mai schierata, contro la corazzata emiliana che si affiderà al “Mudo” Vazquez, in grande stato di forma ed ex della partita.
La posta in gioco è altissima e lo dimostrano i circa 3.500 tifosi palermitani che riempiranno il settore ospiti per lo scontro diretto contro il Parma, che insegue il rosanero a un punto di distanza e deve riscattare lo scivolone di Como (2-0) e il
pareggio incolore in casa contro il SudTirol. Pesa anche il calendario, perché le altre concorrenti per i piani alti della classifica in zona spareggi per la promozione hanno gare difficili: la Reggina, in caduta libera, gioca la partita più complicata contro il Genoa a Marassi, il Cagliari è impegnato in casa contro la rivelazione Sudtirol e il Pisa andrà a Cosenza, squadra che lotta per la salvezza ed è galvanizzata dalla vittoria a sorpresa in casa della capolista Frosinone. L’ultima vittoria rosanero a Parma risale al ’64 e porta la firma di Tanino Troja, mentre in B nel 2018 il palermitano Calaiò aveva punito i rosa con una tripletta in una gara che i ducali hanno vinto per 3-2