L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida a distanza tra Palermo e Savoia. Ieri il direttore generale del Savoia, Rais, ha scritto una lettera indirizzata implicitamente al Palermo: «Perché strumentalizzare? – si chiede Rais – trascinando nel vortice dell’odio direttori, amministratori delegati e tifosi, un odio che non ha ragione di esistere anche perché sarà sempre il campo a sancire chi merita e chi deve rendere gli onori. Si è voluto mistificare questo dualismo come la storia di Davide e Golia. Ci sto a fare la parte di Davide: spacciato, dato per morto; invece siamo lì, a tre briciole dallo scalpo. Golia – sottolinea il dirigente del Savoia – tu che sei bello, grande, forte, io ti rispetto, rispetto te e la tua storia, ma sono stato nella tua tana e non mi hai fatto paura, ora devi venire ad incontrarmi all’inferno e noi ti aspettiamo con fame e bava alla bocca. Sempre sportivamente parlando si intende».