La serie B è nel caos più totale. I punti di vista delle due squadre siciliane interessate, Palermo e Catania, vengono riportate nell’edizione odierna de “La Repubblica”: “Serie B sempre più nel caos. Più che interessarsi di calcio mercato i tifosi dovranno sviluppare particolari competenze da giuristi per riuscire a capire dove giocherà la propria squadra del cuore. Il culmine della confusione si è raggiunto ieri pomeriggio: i tifosi del Palermo sono passati dalla rassegnazione per il modo in cui si è chiusa la vicenda del caso Parma, alla speranza di vedere riconosciuta la richiesta dello 0-3 a tavolino per la finale di ritorno di Frosinone. I tifosi del Catania, invece, sono passati dalla gioia per una promozione in B a tavolino festeggiata al “Massimino” in diecimila e poi con caroselli per le strade, fino alla dichiarazione di guerra al palazzo mossa dall’amministratore delegato etneo Pietro Lo Monaco, con il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l’annuncio di un’interrogazione parlamentare da parte del vice presidente del senato Ignazio La Russa per la decisione di varare la serie B a 19 squadre e sorteggiare i calendari lunedì alle 19. Sulla sponda palermitana, le decisioni del collegio di garanzia del Coni sono state accolte con soddisfazione. In sostanza la squadra degli avvocati del Palermo, che ieri a Roma era formata da Francesco Pantaleone, Gaetano Terracchio e Francesca Trinchera, ha segnato un punto a proprio favore, Quella che è considerata la cassazione della giustizia sportiva ha deciso che i fatti di Frosinone non sono stati giudicati nel modo corretto. Il collegio di garanzia « ritenendo non coerentemente sanzionata la condotta evidenziata dalla Corte sportiva d’appello rispetto alla gravità dei fatti per come descritti in decisione, annulla con rinvio la sentenza della stessa corte, incaricandola in diversa composizione rispetto al primo pronunciamento, ad uniformarsi, nella comminatoria della sanzione, al principio di diritto espresso in parte motiva». In parole semplici la corte sportiva d’appello ha seguito principi sanzionatori che non erano sufficienti in base alle motivazioni che la stessa corte aveva dato nel dispositivo che ha accompagnato il suo provvedimento in base alle pene previste. La speranza del Palermo è legata al tipo di principio che dovrà seguire la corte sportiva d’appello, per cui la percentuale di possibilità di vedersi riconosciuta la promozione sul campo è del cinquanta per cento: se prevarrà il principio che sono poche due giornate di squalifica a porte chiuse potrebbe essere aggravata questa pena; se invece, come previsto dalle carte, i reati sono gravi a tal punto da legittimare la sconfitta a tavolino, al Frosinone sarà assegnato lo 0-3. Non c’è ancora la data in cui si dovrà pronunciare la corte sportiva d’appello, ma sicuramente non lo farà prima di lunedì. Motivo per cui il Palermo potrebbe tutelarsi chiedere il blocco dei campionati. Subito dopo la decisione del collegio di garanzia del Coni, i legali del Palermo hanno informato il proprietario del club Zamparini e poi hanno voluto condividere la soddisfazione per il risultato raggiunto con il presidente dimissionario Giovanni Giammarva. Sulla sponda etnea, invece, si grida allo scandalo per la decisione di bloccare i ripescaggi. Prima ancora che il collegio di garanzia decidesse di sospendere la sentenza che aveva stabilito la “ripescabilità” di Catania e Novara, la lega di B aveva annunciato il format a 19 squadre, infiammando gli animi dei tifosi e dirigenti etnei. La sospensiva sarà discussa il 7 settembre a campionato teoricamente già iniziato. Lo Monaco parla di « golpe che lede i diritti del Catania » ed è pronto a fare causa alla Figc e al commissario Fabbricini“.