L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla Serie B nel caos.
L’assemblea elettiva dei venti club di Serie B per l’elezione del nuovo vertice si è trasformata in un vero caos, sorprendendo persino i presidenti che erano chiamati a votare. Mauro Balata, attuale presidente della Serie B da sette anni, è uscito indebolito da questa sessione, in cui si sono tenute cinque votazioni senza che fosse eletto un nuovo presidente. Nelle prime due votazioni, Balata ha ottenuto undici voti, contro i tredici necessari per l’elezione, e il suo consenso è diminuito ulteriormente nelle successive tornate: dieci voti alla terza votazione, nove alla quarta e l’incapacità di raggiungere il quorum alla quinta.
Balata ha trovato l’appoggio di club come Brescia, Spezia, Südtirol e Cittadella, mentre squadre come Palermo, Bari, Sassuolo e Reggiana hanno preferito votare scheda bianca piuttosto che scegliere uno dei candidati alternativi, come Vittorio Veltroni, che ha inizialmente ottenuto solo una preferenza, e Beppe Dossena, che si è ritirato dalla corsa.
Si ipotizza che i sostenitori di Veltroni stiano aspettando una maggiore sicurezza prima di esporsi apertamente, mentre si parla anche della possibile discesa in campo di un candidato sostenuto dal ministro Andrea Abodi, ex presidente della Serie B.
Uno dei motivi di scontento tra i presidenti è stata la fretta con cui Balata ha convocato le elezioni e la gestione dei diritti TV, attualmente detenuti da DAZN, con Amazon Prime pronta a iniziare a trasmettere le partite senza chiari vantaggi economici per i club. La prossima assemblea è prevista per il 9 ottobre in prima convocazione e il 10 ottobre in seconda.