Repubblica: “Serie A. Debutto dello streaming. Accuse a Dazn: «Partite invedibili», solo Tim si salva”
L’edizione odierna di “Repubblica” parla del’inizio della Serie A.
No, la “prima” non è andata benissimo – si legge -. Inter-Genoa doveva essere il manifesto di come Dazn e Tim si sono preparate alla loro prima stagione da titolari (quasi) assoluti dei diritti della Serie A.
Il risultato? Le preoccupazioni che avevano accompagnato l’assegnazione di tutte e 10 le partite del campionato alla tv in streaming si sono materializzate. Come si è vista la partita su Dazn? In un condominio con vari televisori connessi sulla stessa partita, può capitare di ascoltare esultanze differite: ognuno riceve il segnale con un tempo diverso. Molti hanno lamentato una scarsa qualità dell’immagine, l’assenza di un canale “diretta gol” per vedere le partite in contemporanea. Non è andato in down il sistema, c’è stato un forte rallentamento all’inizio del match di San Siro. È andato tutto bene finché la palla ce l’avevano Diletta Leotta, Federico Balzaretti e il debuttante Borja Valero, per presentare da bordo campo la prima partita del campionato. Pochi istanti dopo, su molti schermi – sia smart tv che cellulari e iPad – Calhanoglu era già un fermo immagine con la rotellina del caricamento.
Sui social sono piovute critiche: 17.500 tweet destinati a Dazn e profondamente insoddisfatti, tra il polemico e l’ironico. «Su Dazn il gol del vantaggio lo ha segnato Lukaku», la sintesi dell’irriverente Unfair play.