Repubblica: “Se Mondello diventa Atlantide. Lavori fermi da undici anni nel Bacino nord, così l’acqua piovana non defluisce”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui disagi a Mondello a causa del maltempo di questi giorni a Palermo e i lavori sul bacino nord della borgata marinara fermi da undici anni.
C’è una zona di Palermo che viene definita Bacino Nord e comprende Mondello, Sferracavallo, Partanna, Tommaso Natale che nel 2023 non ha un sistema di smaltimento delle acque piovane. C’è un’area, dove vivono 80mila persone e che oggi, come dagli anni Sessanta, si allaga sistematicamente per ogni acquazzone. Eppure, ci sarebbero due opere eternamente incompiute che potrebbero risolvere i problemi che si sono verificati puntuali nelle ultime 24 ore di allerta rossa: la sistemazione del ferro di cavallo ferma da 11 anni e quella del sistema di depurazione di Fondo verde, collegato al collettore nord-occidentale. Se le strade di Mondello, di Partanna e di Sferracavallo si allagano è perché i lavori si trascinano da anni. Basta prendere il caso del ferro di cavallo, il canale di bonifica degli anni trenta che attraversa tutto il golfo di Mondello e si trova pieno di detriti e con una funzionalità ridotta.
I lavori di bonifica, fermi dal 2012 per gli intoppi burocratici, sembravano essersi sbloccati a febbraio di due anni fa, quando la struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico della Regione aveva ricevuto 5,5 milioni di euro per risolvere il problema. Ma dal piano di caratterizzazione, cioè le analisi per capire lo stato dell’arte, è venuto fuori che il canale è pieno di scarichi fognari anche abusivi, che il Comune dovrebbe rimuovere prima di iniziare la bonifica vera e propria. «Circa un anno fa abbiamo chiesto al Comune di rimuovere questi allacci, perché non si può certo bonificare un canale di acque che finiscono a mare senza risolvere il problema degli scarichi – dice il commissario regionale Maurizio Croce – il canale, che in casi di emergenza come quella di questi giorni comunque viene aperto dall’Amap, non risolverebbe gli allagamenti di Mondello. Per questo scopo servirebbe comunque l’impianto di Fondo Verde».