“Non avrà molto tempo Roberto De Zerbi per debuttare a Palermo con il suo 4-3-3 già sabato sera per la partita di campionato contro il Napoli. Anche se nell’ipotizzare le prime scelte del nuovo allenatore va considerato che la squadra di Sarri gioca proprio con questo sistema di gioco. De Zerbi, che ha intrapreso la carriera da tecnico a novembre del 2013 con i dilettanti del Darfo Boario, potrebbe anche ripartire dal sistema di gioco che il Palermo ha adottato fino ad ora. Anche se visto quello che ha detto Zamparini a proposito del 3-5-1-1 di Ballardini a Milano contro l’Inter, difficilmente si vedrà la variazione sul tema di San Siro con cinque centrocampisti, un trequartista e una punta. Il primo compito che avrà De Zerbi sarà quello di capire quali giocatori avrà a disposizione, visti gli infortuni di giocatori come Trajkovski, Quaison e Balogh che sarebbero potuti essere funzionali a un tridente d’attacco di un 4-3-3. Alla guida del Foggia, dal luglio 2014 fino a pochi mesi fa (rapporto interrotto, ironia della sorte, per divergenze sul mercato con la società pugliese proprio come accaduto più o meno fra Ballardini e Zamparini), De Zerbi ha anche schierato la squadra sia con il 3-4-3 che con il 3-4-2-1. In rosanero adesso si ritroverà tanti giocatori che possono giocare fra i due a sostegno dell’unica punta o anche gli esterni d’attacco: dal giovanissimo Sallai al più esperto Diamanti, da Bentivegna allo stesso Embalo. Da non escludere, anche se meno probabile, l’utilizzo di un altro dei sistemi di gioco adottati dal nuovo allenatore del Palermo nel corso della sua esperienza a Foggia: il 4-2-3-1. Jajalo e Gazzi mediani davanti alla difesa potrebbero anche essere utili alla causa, con Bouy in alternativa a uno dei due, ma rischierebbero di rimanere fuori Chochev, Hiljemark e Bruno Henrique nella corsa alle tre maglie da titolare alle spalle dell’unica punta Nestorovski. Di solito gli allenatori che subentrano alla guida di una squadra preferiscono modificare gradualmente gli automatismi del sistema di gioco. E potrebbe essere così anche nel Palermo, visto che in fin dei conti il divorzio fra il club e Ballardini non è avvenuto per problemi tattici della squadra. De Zerbi, però, potrebbe fare leva sul modulo del Napoli per adottare una brusca strategia di rottura con il passato, rimettendo le gerarchie in discussione e cominciare subito con il suo 4-3-3: in questo caso davanti a Posavec potrebbero giocare Rispoli e Aleesami terzini con Gonzalez e Rajkovic centrali; Gazzi a protezione della difesa con Bruno Henrique e Hiljemark mezzali; Nestorovski punta centrale con Diamanti e uno fra Bentivegna ed Embalo esterni d’attacco. Basterà attendere domani per saperne di più”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.