Repubblica: “Sassaiola contro il pullman del Palermo. Chi era presente”
L’assalto al pullman del Palermo ha scosso profondamente l’ambiente calcistico e la città. Mentre proseguono le indagini per individuare i responsabili, il club cerca di voltare pagina in un momento sportivo già critico, con possibili cambiamenti imminenti a livello tecnico e dirigenziale.
Come riportato oggi da Repubblica Palermo, il Palermo ha vissuto una notte di terrore al rientro dalla sconfitta contro il Cittadella (2-1). Un gruppo di circa venti tifosi incappucciati ha organizzato un assalto premeditato contro il pullman della squadra nei pressi della rotonda di Carini, lanciando pietre e oggetti contundenti.
La dinamica dell’agguato
Domenica sera, il pullman rosanero, partito dall’aeroporto Falcone-Borsellino, è stato bloccato mentre si dirigeva al centro sportivo di Torretta.
I tifosi, appostati lungo il tragitto, hanno tentato di fermare il mezzo e di colpirlo con sassi e petardi. Solo la prontezza dell’autista, che ha invertito la marcia tornando verso l’aeroporto, ha evitato il peggio.
A bordo c’erano:
L’intera squadra.
Il tecnico Alessio Dionisi.
La dirigenza, inclusi l’a.d. Giovanni Gardini e il d.s. Morgan De Sanctis.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno scortato il pullman fino a Torretta. Alcuni giocatori hanno dovuto rientrare a casa in taxi.
La reazione della società
Il Palermo ha espresso subito ferma condanna con un comunicato ufficiale:
«Il Palermo FC intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della prima squadra. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo, della sua comunità, della città e dei palermitani».
Sui social, il club ha pubblicato una serie di commenti violenti ricevuti dai tifosi, compresi messaggi che auguravano un incidente aereo alla squadra.
«Questi non siamo noi e non siete voi. Questi non sono il Palermo e non sono Palermo. Questi sono questi. E basta», ha scritto la società.
Le parole del sindaco Lagalla
Anche il sindaco Roberto Lagalla ha espresso solidarietà:
«Condanno fermamente l’agguato e rivolgo vicinanza alla squadra, allo staff tecnico e ai dirigenti. Nessun gesto di questo tipo può essere giustificabile. Sono convinto che questo episodio non rispecchi l’atteggiamento dell’intera tifoseria rosanero, sempre distinta per fair play».
Indagini in corso
Le indagini sono affidate alla Digos, che sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili dell’attacco.
Intanto, sui social, numerosi tifosi hanno preso le distanze dall’aggressione. Sulla pagina della Curva Nord 12, il gruppo organizzato più numeroso, diversi utenti hanno condannato l’episodio:
«Spero abbiate il coraggio di dissociarvi dagli incivili che hanno assaltato il pullman».
«Gesto vergognoso, assolutamente da condannare. Bisogna disertare lo stadio».
Un clima rovente
L’episodio è il culmine di un clima teso dopo i deludenti risultati del Palermo, con 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. La squadra, inizialmente costruita per puntare alla promozione, si ritrova ora a rischiare i playoff e ad affrontare contestazioni durissime.