L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Andrea Saraniti, attaccante del Palermo «Se tu – ha scritto su Instagram rivolgendo un pensiero a suo padre il giorno della firma del contratto biennale – fossi stato qui con noi a vivere questo momento, saresti stato orgoglioso di vedermi con questa maglia addosso, papà. Orgoglioso di vestire questi colori, orgoglioso della mia terra». Grande l’accoglienza nel suo quartiere ad Altarello «Se ho rifiutato il Palermo in D? C’era stato un contatto – ha raccontato ad aprile nel corso di una diretta Facebook – ma poi in molti hanno capito: a 31 anni non potevo ripartire dalla D. Ci ho messo tanto tempo per arrivare tra i professionisti: nove anni fa ero in Eccellenza e non me la sono sentita di lasciare il professionismo. Andare a mungere la vacca a casa mia non mi andava. Il Palermo avrebbe fatto di tutto per prendermi, ma non era il caso. È stato solo un problema di categoria, non economico. Ma Palermo in C non si può rifiutare. Coronavirus? È peggio dell’influenza – ha raccontato il bomber – ci sono passato e avevo paura. Bisogna stare attenti, la gente deve capire che non si può scherzare con questo virus».