“Santana si riprende il Palermo «Smettere? Non ci penso proprio»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Mario Alberto Santana, capitano del Palermo: «Non c’è qualcosa di speciale nel mettersi davanti al gruppo – dice Santana – è semplicemente il mio modo di essere e di allenarmi. Cerco di stare davanti anche quando sono stanco, per dare tutto. Sono fatto così. Sono i primi due giorni che faccio con la squadra – racconta – e i primi due giorni che metto le scarpe da calcio. Sto bene e vedo che riesco a fare tutto quello che fanno gli altri. Sono contento e fiducioso. Mentalmente sto bene e sono carico per cercare di guadagnarmi un posto in squadra. La voglia di lasciare il segno c’è sempre, da quando mi alzo a quando vado a dormire. Cercherò di arrivare al massimo per dare qualcosa di importante alla squadra e alla città. Fa piacere ricevere parole di stima – sottolinea l’argentino – tutti sappiamo dove siamo e quanto sia importante questa maglia. Ogni giocatore che arriva deve sapere cosa sta indossando. Ogni calciatore che arriva conosce bene la storia di questa squadra, io forse un po’ di più perché ho giocato qui per diversi anni. Ma non ci sono molti consigli da dare ai giovani, non servono tante parole. Piuttosto serve allenarsi bene e dare l’esempio, ai giovani tocca essere bravi a guardare e imparare. L’impressione è stata molto positiva – dice – è uno che ha ben chiaro quello che vuole e ai giocatori questo dà certezze. È vero che siamo solo ai primi allenamenti, ma se lavoreremo così, potremo fare davvero bene. Non so cosa serve per vincere, ma so che noi siamo il Palermo, però al tempo stesso bisogna avere molta umiltà e calarsi nella realtà della serie C, un campionato che sarà davvero impegnativo. Se saremo uniti e vorremo la stessa cosa, metteremo in difficoltà tutti. Certo è una cosa bella per un calciatore – ammette – ma non sono qui soltanto per quello, ma per cercare di dare qualcosa ai ragazzi più giovani e al Palermo. Bisogna sempre superare i limiti che gli infortuni ti mettono davanti e lavorare per dimostrare quelli che uno vale. Il mio obiettivo non è cercare di fare un minuto, ma molti di più. Tutto quello che verrà sarà tutto guadagnato. Credo che quel momento si stia avvicinando – riconosce Santana – ma a dirla tutta non ci ho pensato troppo. Voglio godermi il campo e il gruppo fino a che mi sentirò di farlo fisicamente e tecnicamente, perché penso che saranno proprio queste le cose che mancano quando uno smette. Voglio godermi al massimo questo ritiro e poi vedremo cosa accadrà in futuro. Martinelli? Lo sento ogni giorno – dice – Per noi è molto importante sia come persona che come calciatore, lo aspettiamo a braccia aperte».