Repubblica: “Samp, l’ora della verità. Contro il Palermo conta sola la vittoria. Giampaolo…”
“La presenza di Osti è rituale. Non lo è invece quella di Romei,il braccio destro di Ferrero, l’avvocato chiamato a monitorare la situazione nei momenti delicati. E questo, per la Sampdoria, lo è senz’altro. Perchè dopo l’incoraggiante inizio, successo in Coppa Italia e due vittorie in campionato ad Empoli e con l’Atalanta, nessuno s’aspettava 4 sconfitte di fila, figlie in parte (Roma e Milan) di clamorose sviste arbitrali, ma anche di precise responsabilità, a volte collettive, con il Bologna, e altre individuali, gli errori a Cagliari di Pereira (primo gol) e Viviano (decisivo due a uno). Un crollo così, che ha fatto precipitare la Samp dai primi agli ultimi posti della classifica, non era prevedibile e il trend negativo ha sicuramente appesantito il clima, indotto la società a farsi delle domande, oltre a togliere certezze e convinzione al gruppo. Non c’è da stupirsi pertanto se ieri Romei e Osti hanno deciso di tenere a rapporto la squadra, confessandola a lungo. Il faccia a faccia ha rappresentato un’occasione per ribadire allo spogliatoio che la fiducia nei confronti di Giampaolo è rimasta inalterata, che le 4 sconfitte (come potrebbe accadere nel calcio) non l’hanno intaccata. Il tecnico, Romei e Osti lo hanno detto chiaramente, non rischia, contrariamente ad alcune voci che stanno cominciando a circolare. Naturalmente è inevitabile, lo dice la storia del pallone, aggiungerci un per ora, perchè è chiaro che se dovessero arrivare altre sconfitte con Palermo in casa e Pescara fuori (le ultime due sfide prima del derby con il Genoa) la situazione diventerebbe diversa, potrebbe precipitare con la conseguenza di aggravare la posizione dell’allenatore, anche se ieri Romei e Osti hanno fatto sapere che una società seria, come evidentemente sottintendono sia la Sampdoria, se prende un allenatore nuovo e punta su giocatori giovani, sa bene che il progetto di crescita ha bisogno di tempo. Non è giusto pertanto, anche alla luce dei colloqui di ieri a Bogliasco, parlare di ultima spiaggia per Giampaolo domenica, come qualcuno vorrebbe fare. E’ sacrosanto invece affermare che tutti per la società devono sentirsi sotto esame, che la prova con il Palermo viene considerata assai importante e il club chiede non sia fallita. Importante comunque è stato constatare che lo spogliatoio continua ad essere molto unito, tanto è vero che ieri la squadra, al lavoro sia al mattino che al pomeriggio, ha pranzato tutta assieme in un ristorante di Bogliasco, per poi intorno alle 14 divertirsi con la posa per la foto di gruppo. Come è positivo che con i rosanero, che hanno 5 punti in classifica, tutti conquistati nelle gare esterne (pareggi con Inter e Crotone, vittoria a Bergamo con l’Atalanta), l’allenatore possa ritrovare due pedine fondamentali per il suo gioco come Barreto, che ha scontato la squalifica, e Sala, che è guarito dal guaio muscolare e che da ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo. Con la sola eccezione di Pavlovic, volendo Giampaolo domenica potrebbe schierare la stessa formazione che aveva battuto Empoli e Atalanta e che aveva dato precise garanzie. L’unica variante sarebbe quella di Regini a sinistra e Skriniar al centro, per il resto si potrebbe vedere una coppia d’attacco formata da Muriel e Quagliarella, un centrocampo con Barreto, Torreira e Linetty e Alvarez trequartista. Questo nel caso in cui Giampaolo decida di riportare in panchina Cigarini. Intanto nessuna novità sulla richiesta di Cassano di poter lavorare due giorni alla settimana con il resto del gruppo. Ieri si è allenato da solo al mattino e nel pomeriggio passeggiava per le vie di Genova. Non c’è stato alcun incontro con la società, Cassano resta in attesa di una risposta.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.