Repubblica: “Rosanero, vigilia tesa confronto con i tifosi prima del Benevento”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul confronto avuto ieri dalla squadra con i tifosi rosanero prima della partenza per Benevento.
Dalla sala stampa del “Barbera”, alla fine di una conferenza in cui si è parlato più delle ultime due settimane difficili che delle tattiche anti-Benevento, Corini si congeda promettendo battaglia: «Pressione dopo due sconfitte? C’è sempre, anche quando si viene da una vittoria. Ci vuole equilibrio, non ci siamo esaltati dopo i 4 risultati utili e non dobbiamo deprimerci adesso. Siamo pronti a mettere in campo le nostre qualità e le nostre caratteristiche per fare una gran partita e portare a casa un risultato positivo».
Dopo un’altra partita con i fischi del “Barbera”, però, la pressione dell’ambiente in vista della trasferta di domani alle 18 contro le “Streghe” comincia a farsi sentire e la squadra, prima di partire con il pullman verso l’aeroporto, ha trovato una trentina di ultras con striscioni e petardi. Dovete dimostrare di essere buoni giocatori, Palermo non merita questa posizione di classifica. Noi vi sosteniamo, ma vogliamo vedere impegno e lotta: è stato questo il succo del discorso pronunciato da uno dei capi del tifo, in un faccia a faccia con lo stesso Corini, il capitano Brunori – esortato a lasciarsi indietro i due rigori sbagliati – e il vice Floriano. Con tutti gli altri giocatori schierati in silenzio alle loro spalle e il direttore sportivo Leandro Rinaudo al centro. «Noi siamo il dodicesimo uomo, lei mister deve essere il tredicesimo», ha detto ancora il portavoce dei tifosi ai quali è stata vietata la trasferta dopo le intemperanze nell’ultima gara a Cosenza
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