L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il pari di ieri tra Pro Vercelli e Palermo. Ecco quanto si legge: “Novantunesimo di Pro Vercelli- Palermo. Alexandar Trajkovski impegna il portiere avversario in una deviazione in angolo. È questo l’unico tiro nello specchio della porta di tutta la partita della formazione rosanero. Troppo poco per una squadra che era chiamata al riscatto e che invece, sul campo della terzultima in classifica non è andata oltre lo 0 a 0. Si potrebbe dire che i rosa hanno fermato l’emorragia di risultati dopo tre sconfitte di fila e dopo una settimana di ritiro, ma è anche vero che se svolta ci attendeva, svolta non c’è stata. E dire che il Palermo avrebbe potuto approfittare della sconfitta del Frosinone e del pareggio dell’Empoli per accorciare le distanze dalla testa della classifica. E invece, non solo i rosa hanno mantenuto invariato il distacco con l’Empoli e preso un solo punto al Frosinone, ma sono stati agganciati dal Bari al terzo posto in graduatoria. Insomma, se da Vercelli Tedino aspettava una inversione di rotta si sarà invece dovuto accontentare soltanto del punto conquistato perché per il resto molto è rimasto immutato rispetto alle ultime prestazioni. Il Palermo ha soprattutto confermato la sua difficoltà ad andare a rete. Con Coronado a supporto di Nestorovski e Trajkovski è cambiato veramente poco. La prima conclusione è arrivata al ventesimo della ripresa quando Moreo, che al decimo ha preso il posto di Coronado, ha colpito alto di testa. Mentre, come detto, per vedere il pallone nello specchio della porta si è dovuto attendere il novantunesimo. E dire che dall’altra parte c’era una Pro Vercelli volenterosa e niente più. Una squadra che comunque ha messo un paio di volte in difficoltà la difesa rosanero e nella parte centrale della ripresa ha provato un forcing. Un tiro di Reginaldo respinto da Pomini nel primo tempo è stata l’unica fiammata, si fa per dire, della Pro Vercelli. Normale che alla fine venisse fuori un pareggio per 0 a 0. Un risultato che, se può star bene ai piemontesi in piena lotta per la retrocessione, non può essere gradito al Palermo alla ricerca di riprendere la marcia verso la seria A. Una marcia che è ricominciata con un piccolo passo mentre per evitare i play- off ci vuole un altro ritmo. Ritmo che nel 4-3-1-2 schierato da Tedino si è visto poco con il Palermo che, anzi, in inferiorità numerica a centrocampo ha sofferto sulle fasce dove Coronado non aveva certo il passo per contrastare l’avversario. Nella ripresa, soprattutto con l’ingresso di Moreo, il Palermo ha giocato con uno spregiudicato 4-3-3 nonostante il quale il portiere avversario è rimasto praticamente inoperoso. A fine gara Tedino è soddisfatto anche se recrimina per un rigore non concesso. «Non voglio trovare scuse per la mancata vittoria – dice – ma il rigore lo hanno visto tutto. Il Palermo mi è piaciuto. Siamo stati sempre in partita e la squadra ha dimostrato di avere ritrovato la gagliardia di un tempo. Certo, dobbiamo migliorare negli ultimi metri ma se non si fa gol la colpa non è degli attaccanti ».”.