“Provare a schiacciare il piede sul pedale dell’acceleratore. Ecco quello che si sta facendo attorno al tavolo delle trattative per la definizione del passaggio di proprietà del Palermo dal Gruppo Zamparini alla società di Paul Baccaglini. Le verifiche vanno avanti, si procede per gradi, ma tutti hanno ben presente che il tempo stringe e che serve un’accelerata. Rispetto ai giorni scorsi non ci sono stati intoppi, nemmeno nel primo giorno di quella che dall’ottimismo che trapela dalle parti in causa sembra proprio la settimana decisiva. Nessun rallentamento, i tempi stimati per arrivare al cosiddetto closing restano sempre gli stessi. La normale amministrazione è assicurata e si lavora affinché tutto possa essere messo nero su bianco entro la chiusura dell’esercizio finanziario del 30 giugno, assemblea dei soci compresa. Il conto alla rovescia del 30 giugno resta attivato anche a proposito dell’iscrizione al campionato che deve essere ancora formalizzata. Nessuna preoccupazione: le carte sembrerebbero già pronte, ma simbolicamente si vorrebbe che a iscrivere la società di viale del Fante al prossimo campionato di serie B fosse Paul Baccaglini nelle vesti di presidente e proprietario. Intanto Maurizio Zamparini starebbe continuando a pensare a un eventuale piano B nel caso in cui non si dovesse completare in tempi ragionevoli il passaggio di proprietà. Il closing, però, al massimo rischia di slittare, ma non sembra destinato a saltare. Sono troppi gli interessi del venditore per rischiare di far tramontare l’intera operazione. Nessuno nel Gruppo Zamparini vuole rischiare di non concludere la vendita del club di calcio, eventualità che pregiudicherebbe l’intero castello di trattative sulle altre aziende messe in piedi da quando il preliminare di accordo fra Zamparini e Baccaglini è stato siglato ed è venuto alla luce lo scorso 6 marzo”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.